Roberto Bianchin, la Repubblica 23/11/2007, 23 novembre 2007
DAL NOSTRO INVIATO
CITTADELLA - Finisce in tribunale l´ordinanza anti sbandati del sindaco leghista di Cittadella (Padova), Massimo Bitonci, che è stato indagato per «usurpazione di funzione pubblica» dal procuratore di Padova Pietro Calogero. E dal ministro dell´interno Giuliano Amato, che definisce «curiosa» la vicenda, arriva la prima condanna. Pur giudicando l´ordinanza «un riassunto di discipline esistenti», il ministro sostiene che «non si può fare di Cittadella una repubblica diversa dalle altre». Approvano invece, oltre alla Lega, anche esponenti di Forza Italia, An e Udc. Secondo le parlamentari azzurre Elisabetta Casellati e Isabella Bertolini, il sindaco leghista «ha agito nel rispetto della direttiva europea per salvaguardare la sicurezza dei cittadini». Intanto altri comuni veneti, come Montegrotto, Tombolo, Carmignano, Fontaniva, si stanno muovendo nella stessa direzione: ieri ha adottato un´analoga ordinanza il comune di Godega S. Urbano, nel trevigiano. E domenica ci sarà a Cittadella una manifestazione di solidarietà con il sindaco indagato.
Ma per la magistratura non si può. Negare la residenza a chi non guadagna almeno 420 euro al mese, non ha una casa decente e ha la fedina penale sporca, come prescrive l´ordinanza, non compete al sindaco, né alla commissione comunale istituita per valutare le richieste. Secondo la magistratura, Bitonci avrebbe «usurpato» i poteri del prefetto e del questore. Il sindaco, sostiene il procuratore, non può infatti sostituirsi alle forze dell´ordine in materia di ordine pubblico. «Non poteva finire altrimenti per un provvedimento platealmente anticostituzionale - commenta il coordinatore della segreteria del Pdci Severino Galante - che giustamente ora viene perseguito sotto il profilo giuridico». Un´ordinanza «ipocrita e razzista», per il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, e che per di più «non servirà a nulla, né a combattere la delinquenza né a regolarizzare il lavoro nero che al Nord è molto esteso». Affrontare la questione poi spetta al governo, sottolinea Franca Bimbi, deputato del Pd: «Non si vede come un´ordinanza locale possa interpretare giuridicamente una direttiva europea. Il problema sono la Lega e i suoi sindaci che si rendono responsabili di una campagna di odio verso popoli e minoranze che fanno parte della Ue, e che sta sollevando in Romania iniziative di boicottaggio delle imprese italiane».
Dal centrodestra invece solo applausi per la crociata di Cittadella. I deputati leghisti Angelo Alessandri e Federico Bricolo si scagliano «contro i novelli Papalia» e chiedono al ministro Mastella di inviare gli ispettori: «Se Roma pensa di intimidire i nostri sindaci con avvisi di garanzia e cavilli, si sbaglia di grosso». Per i leghisti, che vorrebbero inquisire il governo al posto del sindaco, per «omissione di funzione pubblica» e «procurata invasione», si tratta di un «vergognoso attacco». «Solo contro i sindaci la giustizia è efficiente», commenta il primo cittadino leghista di Verona Flavio Tosi. E il governatore veneto forzista Giancarlo Galan invita Amato a «sostenere» iniziative come quella di Cittadella invece di «sprecare il tempo in facili ironie». Il suo assessore alla sicurezza, Massimo Giorgetti, di An, ha invitato intanto tutti i sindaci del Veneto ad adottare analoghe ordinanze.