Varie, 22 novembre 2007
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Stendardo Guglielmo
• Napoli 6 maggio 1981. Calciatore. Della Lazio. Ha giocato in serie A anche con Napoli, Juventus, Lecce • «[...] Stendardo fa l’esordio in A con la squadra della sua città, il Napoli. Ma poi è costretto a emigrare per crescere, migliorare, affermarsi. Per lui è una sfida studiare e giocare. Gli capita di finire alla Sampdoria di Novellino, un allenatore che ne mortifica le qualità e la serietà professionale, relegandolo sempre ai margini della prima squadra. Si guadagana reputazione e stipendio sui campi della serie B, splendida la sua stagione nel Perugia promosso in serie A sul campo. Arriva la chiamata della Lazio e per il difensore (un granatiere di 188 cm.) è l’occasione della vita. [...]» (Gabriele De Bari, ”Il Messaggero” 2/4/2007) • «Il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio è diventare professionista. Il sogno di ogni genitore, invece, è vedere il proprio figlio laureato. E [...] i sogni della famiglia Stendardo sono diventati realtà. Con orgoglio e commozione, papà Giovanni, mamma Anna e la sorellina Tiziana, hanno assistito all’Università di Malta, a Roma, alla discussione della tesi di Guglielmo, neo dottore in Giurisprudenza. [...] La discussione, dal tema ”La detassazione degli utili non distribuiti sulle imprese”, è durata circa 10 minuti e ha portato il dottor Stendardo a conseguire il voto di 95 su 110, rendendolo però indisponibile per Catania. Fiero il papà: ”Questo traguardo è un atto d’amore che Guglielmo ha fatto per noi. Un patto d’onore rispettato. Da piccolo gli dicevo: ”Papà ti porta agli allenamenti, ma tu promettimi di studiare fino alla laurea’” [...]» (Vincenzo D’Angelo, ”La Gazzetta dello Sport” 29/11/2008).