La Stampa 22/11/2007, pag.17 MAURIZIO MOLINARI, 22 novembre 2007
Un uomo nudo sulla strada di Hillary. La Stampa 22 Novembre 2007. NEW YORK. C’era un quadro di troppo nella corsa di Hillary Clinton verso la Casa Bianca ed è stato messo in ripostiglio, dove resterà almeno un anno, fino alla notte dell’Election Day
Un uomo nudo sulla strada di Hillary. La Stampa 22 Novembre 2007. NEW YORK. C’era un quadro di troppo nella corsa di Hillary Clinton verso la Casa Bianca ed è stato messo in ripostiglio, dove resterà almeno un anno, fino alla notte dell’Election Day. Il quadro in questione è una foto gigante a colori, alta oltre due metri e realizzata dal fotografo britannico Sam Taylor-Wood. «Soliloquy VII» ritrae un giovane uomo completamente nudo steso sulla schiena su un letto e l’angolatura dello scatto mette in risalto i suoi organi genitali. A ospitare su una parete di casa l’opera di Taylor-Wood sono Tony e Heather Podesta, fratello e cognata di John, ex capo di gabinetto di Bill Clinton e presidente del centro studi «Center for American Progress», laboratorio di idee e roccaforte elettorale dell’ex First Lady. A Hillary la gigantografia dell’uomo nudo sulla parete dei Podesta non è mai piaciuta e in più occasioni lo ha fatto presente con franchezza al padrone di casa. Ma fino a due settimane fa si trattava sono di malumori personali. Tutto è cambiato quando, lo scorso 5 novembre i Podesta hanno invitato a casa loro 250 donne per un evento di raccolta fondi a favore di Hillary Clinton. Il senatore di New York ha gradito l’iniziativa, ma condizionato l’avallo alla scomparsa della foto artistica. E così è avvenuto: Tony Podesta l’ha fatta togliere dalla parete e mettere in uno spazioso ripostiglio, facendo sapere a Hillary, che lì rimarrà fino ad elezioni concluse. Il grande vuoto sulla parete bianca al centro della casa ha tuttavia attirato la curiosità di alcune delle invitate alle quali i padroni di casa hanno spiegato cosa era avvenuto, dopo aver riscosso le donazioni elettorali. Non è la prima volta che la foto di Sam Taylor-Wood - di un valore stimato di 250 mila dollari - attraversa la carriera politica di Hillary: durante un evento di raccolta fondi per la sua rielezione al Senato nel 2004 se la trovò improvvisamente dietro le spalle, obbligando il proprio fotografo ufficiale a mettersi in maniera tale da impedire ad altri di scattare foto che le avrebbero causato un sicuro imbarazzo. Per spiegare la popolarità dell’immagine, Tony Podesta ha spiegato al «Washington Post» che si tratta di «un’icona fotografica nei circoli politici dove si raccolgono fondi elettorali». Il veto di Hillary contro «Soliloquy VII» ribadisce il timore dei candidati presidenziali di scivolare su gaffe capaci di pregiudicare la corsa. Anche Barack Obama, senatore dell’Illinois e sfidante di Hillary per la nomination democratica, lo scorso maggio aveva fatto togliere da una galleria d’arte di Richmond, in Virginia, due dipinti dell’artista Jamie Boling nel timore che diventassero un imbarazzante boomerang politico. Nel primo, intitolato «Snake Charmer», si riproduce la foto che mostra Britney Spears senza mutandine mentre esce da un’auto guidata da Paris Hilton. Nell’altro, intitolato «Honest Abe», si vede una donna che indossa una maglietta con la scritta «Kill Lincoln» (Uccidi Lincoln). Proprio Hillary e Obama sono protagonisti di un testa a testa nei sondaggi in Iowa - dove inizieranno le primarie il 3 gennaio - senza esclusione di colpi. Dopo le ultime previsioni che assegnano a Obama quattro punti di vantaggio, Hillary ha rimproverato al rivale di essere vissuto all’estero quando era bambino. «Saranno gli elettori a dire se può diventare presidente chi a 10 anni di età viveva all’estero» ha detto Hillary, riferendosi agli anni passati da Obama in Indonesia. Ma il senatore dell’Illinois può contare su un alleato di prima grandezza: la conduttrice tv Oprah Winfrey che farà comizi al suo fianco proprio nel conteso Iowa. MAURIZIO MOLINARI