Varie, 15 novembre 2007
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Baglioni Giovanni
• Roma 19 maggio 1982. Chitarrista (compositore). Figlio di Claudio • «Giovanni Baglioni se la ricorda ancora la volta che papà Claudio andò a sentirlo suonare. ” successo un macello: tutti a salutarlo e a chiedergli autografi. Un po’ mi ha infastidito, poi ho capito: ero nel posto sbagliato, in una festa privata. Avevo i tappi di champagne che mi fischiavano nelle orecchie. La mia musica è strumentale e va ascoltata con attenzione, non è un rumore di sottofondo”. Non era però una situazione difficile da prevedere. ” venuto altre volte a vedermi, nei club più piccoli, ed è passato inosservato persino a se stesso – scherza ”. Al mio primo concerto, un anno e mezzo fa, a Montegrotto Terme, papà era fra il pubblico e io nemmeno lo sapevo. Mi ha fatto i complimenti per la mia musica e per come stavo sul palco. Mi ha chiesto anche di scrivere un pezzo per lui. Non sono sicuro fosse serio”. Giovanni Baglioni (’Perché avrei dovuto rinunciare al mio cognome? Ne vado orgoglioso”) oltre a suonare la chitarra acustica è un compositore. [...] ”Non canto, sono da solo e ho uno strumento un po’ sfigato, che non ha le potenzialità del pianoforte. più semplice suonare con mio padre negli stadi o nei palazzetti, almeno lì non sono a portata di ortaggi”. Papà a parte (Claudio gli dedicò ”Avrai” quando nacque), ascolta volentieri Giovanni Allevi, Lucio Battisti e i Litfiba. Ma la strada che ha scelto non ha niente a che fare con il pop da classifica, anche se mantiene una forte linea melodica. ”Mi sembrava irriverente spiantare mio padre – ironizza ”. Così non si pone il problema del confronto e probabilmente è un bene... soprattutto per me: lui è uno dei massimi esempi del ”cant-autorato’”. Poi aggiunge: ”La mia prima chitarra me l’ha regalata quando avevo otto anni. E con mia madre Paola sperava per me in un futuro da direttore d’orchestra. Ho proceduto in maniera barbara, il mio primo insegnante era più appassionato di arti marziali che di musica. Crescendo ho fatto parte di un gruppo rock, i Chiodofisso. Suonare era un hobby, al quale mi dedicavo con dedizione ma saltuariamente”. L’ascolto di un disco dell’australiano Tommy Emmanuel lo ha fatto appassionare al virtuosismo chitarristico. ” stato uno scossone emozionale, come buttare una sigaretta accesa su un cumulo di polvere da sparo. E ora ho iniziato a pensare a un album tutto mio”» (Sandra Cesarale, ”Corriere della Sera” 15/11/2007).