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 2007  novembre 14 Mercoledì calendario

ROMA Cosa muove con tanta armonia un gigantesco gruppo di formiche, di uccelli o di api? A vedere volteggiare nei cieli uno sciame di locuste o volare insieme gli uccelli migratori sembra che vi sia un´unica mente a guidarli

ROMA Cosa muove con tanta armonia un gigantesco gruppo di formiche, di uccelli o di api? A vedere volteggiare nei cieli uno sciame di locuste o volare insieme gli uccelli migratori sembra che vi sia un´unica mente a guidarli. Dietro quei movimenti c´è una tale complessità che neppure l´uomo è in grado di imitare tali comportamenti di gruppo, visto che, ad esempio, basta il rallentamento di poche macchine per creare giganteschi ingorghi in autostrada. Iain Couzin, biologo matematico della Princeton University (Usa) ha trascorso anni a studiare la condotta di alcuni insetti e soprattutto delle formiche, per capire quale fosse il loro segreto. «Il comportamento di gruppo delle formiche è incredibile - ha spiegato Couzin-. Esse sono in grado di costruire un ponte con i loro corpi per far passare il resto della compagine se c´è un avvallamento nel terreno o delle colonne per far scendere i compagni se devono collegare un punto sopraelevato con il suolo». Come è possibile tanto ordine nel gruppo? «Quegli organismi hanno avuto a disposizione milioni di anni per imparare a vivere insieme», spiega Couzin in un´intervista al New York Times.  il tempo, infatti, che ha dato a tali animali alcune regole che permettono a migliaia di individui di comportarsi come un tutt´uno. Per studiare tali comportamenti di gruppo Couzin ha costruito anche un modello al computer dove sciami virtuali riproducono i comportamenti di quelli naturali. Le regole che ogni singolo individuo può seguire sono state desunte sul campo osservando nelle foreste, nei deserti e negli oceani i singoli animali in azione. Nel caso delle formiche Couzin ha voluto studiare il modo con il quale tali insetti creano vere autostrade su cui si muovono. Le regole che seguono sono poche e semplici. Ogni formica lascia dietro sé una sostanza chimica, il feromone, che attrae le altre formiche. Esse inoltre, agitano in continuazione le antenne per sondare l´aria e ciò per capire la distanza a cui si trovano le compagne e di conseguenza accelerare o rallentare i loro movimenti. Nel caso in cui una linea su cui si muovono diventa troppo affollata, alcune vanno a formare una strada parallela alle prima così da snellire il traffico. Queste poche leggi danno modo a tali insetti di muoversi in gruppo il più velocemente possibile. Una volta capito il comportamento delle formiche Couzin ha voluto studiare quello di altri animali che si muovono in sciami. Così è passato alle locuste. Era noto che esse possono radunarsi in gruppi di milioni di individui, ma quando iniziano a "danzare" insieme era un mistero. Couzin ha scoperto che le locuste formano gruppo quando la densità in un certo spazio supera un dato valore. A quel punto ciascuna locusta tende ad allinearsi con il movimento di quella vicina. Anche i "grilli mormoni" formano sciami di milioni di individui e tutti sembrano saltare contemporaneamente. Spiega Couzin: «Quando nell´ambiente in cui vivono viene a mancare il cibo essi diventano carnivori e si cercano per divorarsi. E così ogni 17 secondi ciascun individuo tenta di assalire quello che gli sta vicino. Se quest´ultimo non salta diventa facile preda». La ricerca di Couzin ha permesso di capire anche perché in uno sciame di uccelli vi sono alcuni individui guida. Secondo il biologo nella maggior parte dei casi in un gruppo pochi sanno dove migrare. Poiché in ciascun uccello l´istinto di migrare e di farlo in gruppo è innato ecco che coloro che hanno già esperienza diventano leader. Essi non hanno bisogno di lanciare alcun segale, ma basta che creino particolari movimenti in una certa direzione che vengono seguiti dagli altri. La ricerca può avere interesse anche per l´uomo perché secondo Couzin non è da eludere che anche le cellule del nostro corpo hanno comportamenti di gruppo. Svelare ulteriori misteri dei comportamenti degli sciami potrebbe essere importante per capire come migrano, ad esempio, certe cellule tumorali e impedire loro di diffondersi.