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 2007  agosto 06 Lunedì calendario

ANDREONI Ludovica Roma 1971. Moglie di Luca Cordero di Montezemolo (hanno due figlie, Guia e Maria) • «Il cognome Montezemolo lo usa ”raramente” nei negozi o al ristorante: ”Odio i trattamenti preferenziali e non mi piace il fatto di non essere anonima”

ANDREONI Ludovica Roma 1971. Moglie di Luca Cordero di Montezemolo (hanno due figlie, Guia e Maria) • «Il cognome Montezemolo lo usa ”raramente” nei negozi o al ristorante: ”Odio i trattamenti preferenziali e non mi piace il fatto di non essere anonima”. Impresa non facile se si è la moglie del presidente di Confindustria. Ma Ludovica Andreoni in Cordero di Montezemolo è schiva e non ama i riflettori (’spesso e volentieri andiamo a fare le vacanze all’estero”) [...] la linea di gioielli da lei creata e firmata LA, le sue iniziali [...] parla senza reticenze [...] dei timori prima delle nozze, legati alla differenza di età con il marito: ”Ero molto spaventata all’idea di sposarci – dice ”. Però non avevo neppure mai avuto una storia così coinvolgente: eravamo e siamo molto innamorati. Quindi mi sono detta, meglio quindici anni con passione che quaranta tiepidi. E poi Luca porta molto meglio i suoi 60 anni che io i miei 36 [...] So che la mia è una vita comoda – ammette la Andreoni – ma mi manca l’elasticità, il poter dire faccio questo e poi magari cambio idea [...] Luca è una persona molto affettuosa. A suo modo cerca di essere sempre presente, con mille telefonate al giorno [...]”» (’Corriere della Sera” 1/5/2007) • «Non donate mai gioielli a Ludovica Andreoni [...] Difficilmente, infatti, li indosserebbe senza prima modificarli [...] ”Ho idee talmente precise su quello che mi piace che di solito chi mi regala un bracciale o una collana sa già che farò smontare tutto per reinventarlo a modo mio”. E, smonta e rimonta, Andreoni ha deciso di creare una linea di gioielli tutta sua. Si chiama L.A., le sue iniziali. Sua l’idea, suoi i disegni e anche le prime soddisfazioni, visto che la prima linea (prodotta dalla Ansuini) è [...] stata acquistata da diversi rivenditori [...] ”[...] Dopo la laurea in economia e commercio ho sempre lavorato, facendo una pausa solo con la nascita delle figlie [...] che volevo seguire personalmente”. [...] fin da piccola amava disegnare bracciali, anelli, collane. Perché, spiega, ”per me l’eleganza è data da un dettaglio: anche in palestra, per esempio, un cerchietto giusto per raccogliere i capelli. Si può uscire in jeans e camicia, basta dare un tocco di classe con una collana d’oro ben scelta. Gli unici gioielli che mi hanno regalato e non ho cambiato sono l’anello di fidanzamento di Luca e quelli che mi ha portato in clinica quando sono nate le nostre bambine”. [...]» (Romana Liuzzo, ”Panorama” 12/4/2007).