Varie, 30 marzo 2007
Tags : Piervito Bardi
BARDI Piervito Potenza 16 ottobre 1954. Avvocato. Un po’ di notorietà ai tempi di ”Vallettopoli”, in relazione al cosiddetto ”Giallo della crociera a luci rosse” che ebbe per protagnosta l’attrice Leila Virzì • «[
BARDI Piervito Potenza 16 ottobre 1954. Avvocato. Un po’ di notorietà ai tempi di ”Vallettopoli”, in relazione al cosiddetto ”Giallo della crociera a luci rosse” che ebbe per protagnosta l’attrice Leila Virzì • «[...] La Virzì ha dato l’impressione di essersi resa conto, a posteriori, che è stata usata come esca. ”Ero a Potenza per un cambio di residenza e all’improvviso, uscita da una stanza dello studio Bardi, mi sono trovata di fronte a un gruppetto di giornalisti”. Siccome non sapeva che dire, ha spiegato nell’interrogatorio, non ha detto nulla. Restano al centro del mistero, a questo punto, il suo ex legale, Piervito Bardi, un penalista molto noto a Potenza, e i tre giornalisti che per primi [...] hanno raccontato dell’esistenza di questa fantomatica testimone. [...] Woodcock e Bardi sono due nomi che tornano a intrecciarsi. Sulla ribalta nazionale si conosce il primo. [...] Patron del Potenza Calcio Bardi [...] gode di una notorietà più locale. Ma anche lui non scherza. E comunque le televisioni hanno cominciato a occuparsi di questo simpatico avvocato dagli occhi furbi, i baffetti da faina, le orecchie sempre in allerta. La vicenda ricorda il film I duellanti. Perché le loro vite s’incontrano e si scontrano clamorosamente qualche anno fa. Bardi, che è stato patron del Potenza Calcio quando giocava in serie D, era presidente della Camera penale, l’associazione degli avvocati di Potenza. Woodcock era arrivato da poco in Basilicata. Si sono annusati. E non si sono piaciuti. Fatto sta che Bardi finì in galera con l’accusa di favoreggiamento nei confronti di un mafioso: era stato intercettato mentre dava consigli a un indagato. Secondo il magistrato, siccome Bardi non figurava essere il suo difensore, quei consigli, e certi accenni alle inchieste in corso, erano un reato. Insorsero gli avvocati di tutt’Italia. Ci fu uno sciopero nelle aule di giustizia. Accorsero i big della categoria a Potenza. E alla fine Bardi fu scarcerato con tante scuse. Secondo atto, fu Bardi a controdenunciare Woodcock. Presentò un esposto al Consiglio superiore della magistratura presentando un caso di intercettazioni ambientali nella sala- avvocati come una lesione dei diritti di difesa. E da allora pende sul capo del giovane pm un fascicolo disciplinare che ogni tanto viene rispolverato. Da quel momento in poi, però, ne sono successe di tutti i colori. Tralasciando gli episodi minori, si può ricordare che nel luglio 2006 Bardi per 48 ore fu difensore di Vittorio Emanuele e approfittò per montare una canizza furibonda contro Woodcock che i legali storici del principe trovarono sbagliatissima sotto il profilo processuale e mediatico. Fu estromesso dal collegio di difesa e al suo posto arrivarono Coppi e la Bongiorno, i quali impostarono la difesa all’insegna del fair play. Nei mesi seguenti, sul giornaletto ”Controsenso”, che ha la redazione presso lo studio Bardi, non sono mai mancate vignette e sfottò contro il pm. A dicembre 2006 su questo giornale compare il primo accenno a una crociera con donnine e uomo politico a bordo che sarebbe agli atti dell’inchiesta Vallettopoli. [...]» (Francesco Grignetti, ”La Stampa” 30/3/2007).