Varie, 29 marzo 2007
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ROCCELLA Eugenia Bologna 15 novembre 1953. Giornalista. Scrittrice. Politico. Già portavoce nazionale di ”Più Famiglia”, il cartello cattolico che indisse il Family Day (12 maggio 2007) e lanciò il manifesto pro-famiglia e anti-Dico, nel 2008 è stata eletta alla Camera (Pdl)
ROCCELLA Eugenia Bologna 15 novembre 1953. Giornalista. Scrittrice. Politico. Già portavoce nazionale di ”Più Famiglia”, il cartello cattolico che indisse il Family Day (12 maggio 2007) e lanciò il manifesto pro-famiglia e anti-Dico, nel 2008 è stata eletta alla Camera (Pdl). Sottosegretario al Lavoro alla Salute e alle Politiche sociali nel Berlusconi IV (2008-) • «[...] si è lasciata alle spalle il suo passato di militante del Partito radicale e del movimento femminista per diventare editorialista di Avvenire [...] è portavoce nazionale di ”Più Famiglia”, il cartello cattolico che ha indetto la dimostrazione e lanciato il manifesto pro-famiglia e anti-Dico.[...]» (m. pol., ”la Repubblica” 29/3/2007) • «[...] da leader delle femministe radicali a icona delle ”donne neocon”. E portavoce ufficiale del Family day. ”Quando me lo hanno chiesto, io sono rimasta un attimo sorpresa. La prima cosa che ho risposto è stato: ”Ci avete pensato bene? Forse non sono la persona giusta, io sono laica’”. I dubbi di essere proprio lei, giornalista e femminista storica [...] portavoce della manifestazione per la famiglia e contro i Dico, Roccella li ha però superati. Le hanno spiegato che tutte le associazioni l’avevano scelta all’unanimità (’perché la difesa della famiglia è patrimonio di tutti, laici e cattolici”). Paladina del divorzio e dell’aborto ai tempi del Movimento di liberazione della donna, la Roccella poi ha avviato un personale bilancio critico del femminismo italiano, pur rimanendo in contatto con esponenti del movimento internazionale delle donne. Poi due fatti decisivi. L’esperienza accanto a sua madre in coma (’Era come un bebè”) e l’agonia di suo padre (’ morto in casa, come voleva lui, e non ha mai chiesto di lasciarlo morire”) l’hanno avvicinata a posizioni neo-conservatrici. Dal 1994 collabora con la rivista di centrodestra Ideazione. La vera ”svolta” però avviene nel 2005 in occasione del referendum sulla fecondazione assistita – racconta – ”quando mi sono schierata per l’astensione: da allora sono diventata compagna di strada della Chiesa cattolica, pur restando laica, non credente”. E così, comincia a scrivere editoriali per Avvenire il quotidiano della Cei, dopo essere stata scoperta da Il Foglio di Giuliano Ferrara. Il resto lo fa il magistero di Benedetto XVI. ”Questo Papa ha il senso dell’urgenza e della drammaticità di questo momento per la storia dell’umanità e per la vita delle donne. Noi donne siamo minacciate dall’invadenza delle biotecnologie e nella dimensione materna che è costitutiva dell’identità femminile”» (M. A. C., ”Corriere della Sera” 29/3/2007).