Varie, 7 marzo 2007
Tags : Giada De Laurentiis
DE LAURENTIIS Giada Roma 22 agosto 1970 • «Quando il suo show ha debuttato, nel 2003, il Food Network fu inondato di email che accusavano il canale tv di aver assunto una modella o un’ attrice che fingeva di cucinare invece di una chef vera
DE LAURENTIIS Giada Roma 22 agosto 1970 • «Quando il suo show ha debuttato, nel 2003, il Food Network fu inondato di email che accusavano il canale tv di aver assunto una modella o un’ attrice che fingeva di cucinare invece di una chef vera. Quattro anni più tardi Giada De Laurentiis è una delle star più gettonate della Food Tv, il canale ”tutto cibo” 24 ore su 24 inventato nel 1993 da Reese Schoenfeld (co-fondatore della Cnn) che oggi raggiunge 80 milioni di case americane. Grazie soprattutto al pubblico maschile - oltre la metà dell’audience di Food Tv - lo show di cucina italiana della De Laurentiis, ”Everyday Italian”, è passato da una a nove puntate settimanali. E la sua crescente popolarità ha spinto i dirigenti del network a dedicarle altri due programmi. ”Behind the Bash”, per spiegare agli americani come si prepara un mega-banchetto, dal Grammy all’Oscar, e ”Giada’s Weekend Getaways”, in cui rivisita le città dove ha trascorso le estati della sua privilegiata infanzia. Per non parlare poi delle folle di ammiratori che accorrono puntualmente ogni volta che firma uno dei suoi libri di ricette in libreria, scatenando scene di delirio degne di una star hollywoodiana. Il segreto di questa italiana nata a Roma il 22 agosto 1970, cresciuta a Beverly Hills dall’età di 7 anni e oggi felicemente sposata (senza figli) con Todd Thompson, stilista di Anthropologie? ”I geni”, replicano in coro fan e detrattori. In un Paese dove pedigree e status sociale contano, eccome, Giada è considerata ”una principessa” e ”una di sangue blu”. Figlia di Veronica De Laurentiis e Alex De Benedetti, i suoi nonni erano, nientemeno, Dino De Laurentiis e Silvana Mangano. ”La sua fortuna, oltre al look sexy, è un nonno ricco e famoso”, teorizza la critica culinaria Juliette Rossant. ” magra e bellissima”, conferma il Los Angeles Times. Ma per capire davvero il fenomeno Giada (che usa il cognome della madre) bisogna esplorare la blogosfera, che ha contribuito a trasformarla in una star. ”La splendida Giada cucina regolarmente con dei top talmente scollati ed aderenti da lasciar allibiti che si possa sfornare pietanze vestiti in quel modo”, scrive il popolarissimo sito Blogcritics.org. ”Metà del suo seno è in bella vista durante le sue dimostrazioni gastronomiche - incalza il popolare sito di news ed opinioni - impossibile per uno spettatore maschio focalizzarsi sulle sue doti di chef”. Proprio la sua ostentata bellezza le ha fatto conquistare il secondo posto nella classifica delle ”Chef donne più sexy” compilata da TVgasm.com, altro popolarissimo sito di news e gossip tv, battendo celebri rivali quali Nigella Lawson e Rachel Ray. E se non è arrivata prima è per colpa di quella sua ”unica pecca”, come la chiama TVgasm: ”Una testa troppo, troppo grande”. Persino l’autorevole rivista dell’intellighenzia letteraria The New Yorker si è occupata di lei. In un articolo dedicato al cosiddetto ”food porn”, il noto scrittore e critico Bill Buford analizza il trend, che imperversa oggi in Usa, degli chef che fanno fortuna per il loro look sexy e provocante. E anche se non sanno cucinare (la maggior parte se la cava ai fornelli), hanno letteralmente scalzato la vecchia generazione di chef veri, troppo vecchi, grassi e poco fotogenici. ”Giada non è una chef - sentenzia Buford - magra, giovane e ha una bellezza che nessun dirigente della Food Network le permetterà di nascondere dietro un grembiule. Spesso sembra appena uscita dal letto o in procinto di tornarci”. Ma Giada se ne infischia delle critiche. Può permetterselo. ”Sono cresciuta in cucina”, spiega nel suo sito giadadelaurentiis.com - La famiglia di mio nonno possedeva una fabbrica di pasta a Napoli e i miei ricordi d’infanzia più belli sono quelli in cui si cucinava tutti insieme in famiglia”. E non esita a ringraziare il celebre nonno che negli anni 80, quando lei aveva appena 12 anni, lanciò l’impero gourmet ”DDL Foodshow” proprio in America. ”Faceva venire gli chef da Napoli a cucinare e io li consideravo tutti come rockstar. Fu allora che decisi di seguire la stessa strada”» (Alessandra Farkas, ”Corriere della Sera” 7/3/2007).