La Gazzetta dello Sport 9/2/2008, 9 febbraio 2008
Il mondo dei giocattoli tradizionali combatte una dura battaglia commerciale. In ballo è la sopravvivenza
Il mondo dei giocattoli tradizionali combatte una dura battaglia commerciale. In ballo è la sopravvivenza. I più a rischio sono i vecchi, cari, trenini. Per farsi un’idea di come reagiscono alle insidie dei rivali computerizzati, basterebbe farsi un giro alla Nürnberg International Toy Fair (in corso a Norimberga in Germania fino al 12). All’apparenza il paesaggio dei plastici attraversato dai convogli resta immutato e bucolico. Qui, i treni arrivano ancora in perfetto orario, ma a guardare meglio si potrà scoprire che le cose sono molto cambiate. I costruttori , infatti, hanno cominciato a riprodurre situazioni di vita vera più vicine alla quotidianità. Hanno fatto la loro comparsa, così, anche il sesso e la violenza. La Märklin hacommercializzatounaserie di modelli basati sui veicoli militari tedeschi impegnati nelle missioni di pace. Qualcuno ha preferito treni che trasportano scorie nucleari o, inserire, passeggeri extracomunitari. Altri sono andati più pesanti: c’è chi produce donnine a seno nudo in posa per un set fotografico stile-Playboy; cameriere svestite, ballerine in atteggiamenti lascivi, uomini che urinano contro un muro, coppie che fanno l’amore. Senza contare la deriva splatter: un cavallo preso a martellate, un operaio senza braccio... COLLEZIONISMO Insomma di tutto, mentre a fianco sfrecciano perfette riproduzioni ferroviarie. Roba da far inorridire i collezionisti più tradizionalisti. « un nuovo mondo coraggioso e depravato» ha scritto Der Spiegel. «No – ribatte Rolf Fleischmann, a capo di in un’antica casa di modellismo – stiamo solo provando a far ridacchiare la gente».