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 2007  gennaio 17 Mercoledì calendario

CASULA Antonangelo Carbonia (Cagliari) 16 giugno 1958. Politico. Sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze nel Prodi II, ha militato come dirigente nel Pci, nel Pds e nei Ds

CASULA Antonangelo Carbonia (Cagliari) 16 giugno 1958. Politico. Sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze nel Prodi II, ha militato come dirigente nel Pci, nel Pds e nei Ds. stato sindaco di Carbonia, ma non ha mai avuto ruoli politici di primo piano. Il 16 gennaio 2007 sconosciuti (gruppiscoli dell’eversione sarda? Anarcoinsurrezionalisti? Brigatisti-indipendentisti?) gli hanno piazzato una bomba sulla porta di casa, nel sobborgo Cagliaritano di Pirri (e in contemporanea hanno fatto lo stesso a Bacu Abis, vicino Carbonia, con Emidio Casula, altro sottosegretario del Prodi II al quale non è però legato da vincoli di parentela) • «Un segnale forte: siamo sempre pronti a colpire. Due bombe simili, non ad alto potenziale, ”confezionate dalla stessa mano”, dice il generale Gilberto Murgia, comandante dei carabinieri della Sardegna. Ma non in grado di esplodere: ”Sono stati compiuti errori tecnici nel prepararle”, spiega Giacomo Deiana [...] questore di Cagliari. Imperizia o scelta di compiere un’azione dimostrativa? [...] sottosegretario all’economia, non ha svolto ruoli di primo piano; ma nelle rivendicazioni degli anni scorsi il ”governo di Roma imperialista e colonialista” è stato accusato di aver distrutto l’economia dell’isola. [...] non si è accorto di niente. ”Mi ha telefonato mia sorella proprio mentre ero sulla scaletta dell’aereo. Sulla porta, mi ha detto, c’è un pacco strano”. Casula le ha raccomandato di chiamare subito i carabinieri. Il pacco in realtà era un piccolo zaino nero con i bordi rossi, i fili elettrici sporgevano da una tasca, dentro c’era un ordigno simile a quello trovato a Pirri. Palazzo transennato, case vicine evacuate. I due sottosegretari non trovano spiegazioni. [...]» (Alberto Pinna, ”Corriere della Sera” 17/1/2007) • «[...] Sono uscito alle otto da casa, per accompagnare mia figlia a scuola. Poi mi sono diretto all’aeroporto, dove avevo un appuntamento prima di imbarcarmi su un volo per Roma. Alle 10,30, chiusi i portelloni dell’aereo, stavo per spegnere il cellulare quando è arrivata la telefonata di mia sorella: ”C’è una busta in cortile dalla quale escono dei fili elettrici. Cosa devo fare?”. Le dico di chiamare subito le forze di polizia. Cinquanta minuti di volo e può immaginare il mio stato d’animo. Arrivo a Fiumicino, mi chiama la segreteria: ”Hanno trovato un ordigno sotto casa del sottosegretario Emidio Casula”. No, guarda, replico, che è stata trovata a casa mia. E ho capito che tutti e due eravamo finiti sotto tiro [...]» (Guido Ruotolo, ”La Stampa” 17/1/2007).