Varie, 14 novembre 2006
Tags : Vasco Errani
ERRANI Vasco Massa Lombarda (Ravenna) 17 maggio 1955. Politico. Pd (Pci, Pds, ds). Presidente della Regione Emilia Romagna (dal 2000, rieletto nel 2005 e 2010) • «[
ERRANI Vasco Massa Lombarda (Ravenna) 17 maggio 1955. Politico. Pd (Pci, Pds, ds). Presidente della Regione Emilia Romagna (dal 2000, rieletto nel 2005 e 2010) • «[...] Nel ruolo di presidente della Conferenza delle regioni, che riveste dal 2005, Errani ha sfoggiato con successo una cocciutaggine tale che non è un errore considerarlo [...] come l’unico vero ministro ombra rimasto in attività nel Partito democratico. Anzi – e lo si è visto soprattutto nelle continue discussioni con il governo – si può dire che Errani ha procurato più rogne all’esecutivo di quanto avrebbe voluto fare l’intero shadow cabinet e di quante riesce a crearne al governo lo stesso segretario del Pd. [...] Il profilo politico di Vasco Errani è stato valorizzato [...] dallo stesso segretario del Pd, Dario Franceschini, che lo ha nominato all’interno del comitato nazionale del Pd assieme ad altri buoni amministratori della periferia padana. Errani, da parte sua, ha però sempre dubitato della reale efficacia delle parole chiavi del Partito democratico ieri di Veltroni e oggi di Franceschini: ”La vocazione maggioritaria”. Questo anche perché la sua nomina a reggente dell’Emilia Romagna è nata grazie all’azione politica portata avanti da una sorta di Unione tenante litteram che nel suo governo regionale ammette – e ammette ancora oggi – ampi settori del centro e della sinistra. ”Errani – spiega al Foglio un consigliere regionale – resta un convinto assertore delle coalizioni ampie a livello locale”. La forza del governatore in effetti deriva proprio dall’essere riuscito a far evolvere quello che può essere definito ancora oggi come modello emiliano. Un modello che, come spiega il politologo Gianfranco Pasquino, ha conservato nel tempo un efficace misto di garanzie per la persona e di dinamismo sociale e occupazionale, che ha dato origine al cosiddetto ”riformismo continuista”. La gestione economica della regione ha irrobustito anche i rapporti con il mondo cooperativo della manodopera. Luciano Sita, presidente di Granarolo spa, e veterano del mondo cooperativo, ammette che Errani è ”bravo ad esprimere vicinanza tanto ai piccoli produttori di latte quanto ai soci di Confindustria”. Errani, inoltre, ha avuto anche il merito di far entrare in qualche modo l’Emilia Romagna nella partita dell’Expo, e lo ha fatto [...] quando ha firmato con Roberto Formigoni una serie di accordi che riguardano i trasporti, la ricerca scientifica, l’agricoltura e l’alimentazione (anello di congiunzione tra Formigoni ed Errani è senz’altro Roberto Colozzi: che è assessore lombardo alle Finanze ma che è anche coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle regioni). Dal punto di vista degli equilibri interni al Partito democratico, Errani vanta ottimi rapporti con la totalità del Pd. I più maliziosi però lo considerano sotto sotto sponsor sincero sia di Massimo D’Alema sia di Pier Luigi Bersani – e chi conosce bene Errani ammette che il governatore sogna di replicare il cursus honorum dell’ex ministro piacentino» (’Il Foglio” 16/5/2009).