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 2006  ottobre 17 Martedì calendario

Guzman Abimael

• Arequipa (Perù) 3 dicembre 1934. Terrorista • «[...] il fondatore e leader di Sendero luminoso [...] gruppo che per 12 anni condusse una sanguinosa e feroce ”guerra popolare rivoluzionaria” in Perù. […] All’inizio del processo aveva ribadito la sua verità definitiva: ”Io sono un combattente rivoluzionario e nego nel modo più assoluto di essere un terrorista”. Ma è difficile sostenere che quella che fra l’80, quando Sendero scatenò ”la guerra popolare”, e il ”92, quando il suo vertice fu decapitato, provocò, secondo le cifre ufficiali della Comission de la verdad y reconciliacion, quasi 70 mila morti, non fu terrorismo. Al massimo si può dire che la guerra anti-terrorista dello stato di Fujimori e del suo rasputin Vladimiro Montesinos, il tenebroso capo dei servizi segreti che poi - per una sorta di nemesi - è finito in una cella accanto a quella di Guzman nella base del Callao, non fu meno terrorista di Sendero. La Cvr peruviana e gli organismi internazionali per i diritti umani hanno quantificato quegli orrori attribuendo a Sendero la metà delle 70 mila vittime e alle forze di sicurezza quasi altrettante. Anni di atrocità infinite commesse nel nome della ”rivoluzione” da un lato e della ”legge” dall’altro, il più delle volte ai danni di campesinos andini che si trovarono in mezzo e furono spazzati via. Sendero luminoso, il cui nome completa era in realtà Partido comunista del Perú-Sendero luminoso, era uscito da una delle infinite scissioni del Pc peruviano, fondato da José Maria Mariategui. Dal Pcp al Pcp-Bandera roja, dal Pcp-Bandera roja al Pcp-Sendero luminoso. Il nome veniva proprio da una frase di Mariategui: ”Il marxismo-leninismoaprirà il sentiero luminoso verso la rivoluzione”. Fondato da Guzman fra il ”69 e il 70 nell’università di Ayacucho di cui era professore di filosofia, Sendero si proclamavaseguace del maoismo contro tutte le derive e i ”tradimenti” revisionisti. La sua bibbia era all’inizio il ”marxismo-leninismo-maoismo pensiero”, poi con l’ascesa della leadership messianica di Guzman, divenuto ”il presidente Gonzalo”, il ”marxismo-leninismo-maoismo-Gonzalo pensiero”. In quei 12 anni di ”guerra popolare e rivoluzionaria”. Sendero arrivò ad avere 10 mila uomini armati e una liturgia che se non fosse per i fiumi di sangue versati avrebbe fatto sorridere. Nonostante il richiamo al maoismo, Gonzalo e Sendero sembrano assai più vicini, nella teoria e nella pratica, al cambogiano Pol Pot e ai Khmer rossi che a Mao. Non solo la guerra di Gonzalo (e dell’altro gruppo di guerriglia, i Tupac Amaru di origine guevarista di Victor Polay, condannato a 32 anni, e di Nestor Cerpa, ucciso nel ”97 nella presa dell’ambasciata giapponese nel ) è stata sconfitta ma nella sua sconfitta si è trascinata dietro tutta la sinistra peruviana, che fin dai tempi di Mariateguy era forte e strutturata a livello sociale e politico e che non si è più ripresa dal trauma, aprendo la strada ai Fujimori, ai Toledo e ora a Garcia. Mentre il popolo peruviano è ancora e sempre nelle più tragiche condizioni di vita» (Maurizio Matteuzzi, ”il manifesto” 15/10/2006).