Varie, 17 agosto 2006
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Pacenza Franco
• Corigliano Calabro (Cosenza) 6 gennaio 1958. Politico. Ds. Capogruppo nel Consiglio regionale della Calabria, il 16 agosto 2006 fu arrestato dalla Guardia di finanza nell’ambito di un’indagine sulla gestione di finanziamenti dell’Unione Europea destinati alla realizzazione di insediamenti industriali, in seguito prosciolto da ogni accusa • «[...] lo accusano di aver partecipato a una truffa ai danni dell’Unione europea. Sei milioni e mezzo di contributi versati da Bruxelles attraverso il Fers - il fondo europeo per lo sviluppo regionale - per l’avvio di due aziende sulla costa ionica della provincia di Cosenza, a Corigliano. Peccato che la Sensitec e la Printec (la prima avrebbbe dovuto produrre sensori per i contatori del gas, la seconda oggetti di cancelleria) pur avendo incassato regolarmente il denaro non abbiano mai aperto i cancelli. L’inchiesta è partita dopo le proteste degli operai e degli impiegati che avrebbero dovuto lavorare nelle due società: avevano firmato un regolare contratto, raccontarono agli inquirenti, ma nessuno li aveva mai convocati per cominciare la produzione. [...] Un brutto colpo per l’immagine pubblica di Pacenza, che sullo Ionio Cosentino ha grande influenza ed è originario proprio di Corigliano. E un brutto colpo per l’immagine dei Ds calabresi: uomo vicinissimo al vicepresidente della giunta regionale calabrese Nicola Adamo (capo indiscusso della Quercia calabrese), subito dopo le elezioni del 2004 Pacenza era stato in corsa per un assessorato nella giunta Loiero: s’era dovuto accontentare del ruolo di capogruppo in consiglio. Ed era stato in corsa anche, questa primavera, per una candidatura al Parlamento. Il partito gli preferì Rosa Calipari, lui rispose come Garibaldi: ”obbedisco”. Ma inghiottì amaro. [...]» (Marco Sodano, ”La Stampa” 17/8/2006).