Piero Bianucci, Tuttolibri 12/8/2006, recensendo "Fossili, fringuelli e fuegini. Le avventure e le scoperte di Charles Darwin" di Richard Keynes, discendente di Darwin e Keynes (Bollati Boringhieri), 12 agosto 2006
"Charles Darwin, ventiduenne, studi in Medicina tralasciati per orrore del sangue, si imbarca sul brigantino inglese Beagle al comando del capitano Fitz Roy il 31 dicembre 1831
"Charles Darwin, ventiduenne, studi in Medicina tralasciati per orrore del sangue, si imbarca sul brigantino inglese Beagle al comando del capitano Fitz Roy il 31 dicembre 1831. Tornerà nel 1836, carico di animaletti essiccati o sotto spirito, erbari, campioni di rocce, taccuini. Cinque anni tormentati dal mal di mare ma illuminati dallo stupore per la natura vergine che il viaggio intorno al mondo andava svelandogli. La nave era piccola, 32 metri per 7, Charles divideva con il capitano la cabina di poppa, 3 metri per 3, dove dormiva su un’amaca, rannicchiato, perché era alto un metro e ottanta. A bordo c’erano anche tre nativi della Terra del Fuoco che in un viaggio precedente Fitz Roy aveva deportato in Inghilterra, dove per tre anni erano stati educati alla civiltà europea. I nomi loro attribuiti erano York Minster, il più anziano, Jemmy Button (cioè bottone: il prezzo per il quale era stato acquistato dai suoi genitori) e Fregia Basket, una ragazza - pare - abbastanza carina. Li accompagnava un missionario, il reverendo Matthews. Quando il brigantino gettò l’ancora nella Terra del Fuocdo nella Baia del Buon Successo, i tre furono sbarcati e reimmessi, vestiti di tutto punto, in seno alla loro popolazione seminuda e spalmata di grasso, unica difesa dal freddo. Con i tre sbarcò anche il missionario. Fu una specie di esperimento antropologico: per vedere se sarebbero riusciti a trasmettere agli indigeni i valori della civiltà. Il tentativo fallì. Tornati dopo qualche tempo, Fitz Roy e Darwin dovettero constatare che i fuegini educati erano tornati allo stato selvaggio" (Piero Bianucci). Richard Keynes, autore del libro che Bianucci commenta, calcola che nella Terra del Fuoco c’erano allora ottomila abitanti, ridotti all’inizio del ’900 a poco più di duecento a causa del morbillo e delle altre malattie virali introdotte dall’uomo bianco.