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 2006  agosto 11 Venerdì calendario

RAGGIO

RAGGIO Maurizio Bologna 7 gennaio 1959. Ex compagno della contessa Francesca Vacca Agusta (29 ottobre 1942-8 gennaio 2001), dopo la sua morte per anni ha continuato ad abitare a Villa Altachiara, splendida dimora di Portofino (40 tra stanze e saloni a picco sul mare, vista mozzafiato, giardino rigoglioso, 32 milioni di euro il valore) fatta costruire nel 1874 dall’egittologo britannico Lord Carnavon, lo scopritore della tomba di Tutankamen, e perciò da molti ritenuta maledetta (da lì cadde in mare la contessa; a giugno 2006 il figlio di tre anni Aronne è precipitato da una finestra subendo numerose fratture). Gestore dei conti esteri di Benito Craxi (del Psi), è stato condannato con rito abbreviato a 3 anni e quattro mesi (per riciclaggio e ricettazione) • «[...] è considerato da molti come l’anello di congiunzione tra Bettino Craxi e il malaffare. ”La narrazione giustizialista sostiene che dopo l’arresto del suo amico Giorgio Tradati i conti all’estero di Craxi vennero affidati a un barista di Portofino, ovvero io, quasi per caso”. E invece? ”Non è che Craxi fosse così scemo da incontrare un ragazzo, trovarlo simpatico e intestargli i conti. logico che c’era una storia precedente, no? [...] Negli anni prima di Mani Pulite mi aveva affidato una serie di operazioni economiche che lo avevano soddisfatto [...] Tutte cose interessanti, andate a buon fine e non scrivibili. Le rifarei, anche oggi”. Come sbattere contro un muro di gomma. Raggio è un mistero rimasto tale anche per i magistrati di Mani Pulite, che dopo lunga latitanza lo hanno fatto condannare a tre anni, ma sono ancora convinti che gran parte del tesoro svizzero di Craxi gli sia rimasto attaccato alle mani. Inutile chiedere per conferma. Al pm Francesco Greco che nel 1996 gli contestò un regalo da 400 mila dollari a una donna (’Non sono un po’ troppi?”), lui rispose sorridendo: ”Se l’avesse vista, li avrebbe spesi anche lei, dottore”. Oggi Raggio si divide tra Cuernavaca, Messico, e Villa Altachiara, Portofino, dove è proprietario di uno storico locale, La Gritta (’L’unica fonte dei miei redditi, credetemi”). Padre di un bambino, sposato con nobildonna messicana. Guascone, sfrontato, furbo. [...] «Craxi Era amico di famiglia. Nel 1972 si presentò alla Gritta per il compleanno di mio padre Ugo. Era in compagnia di un parlamentare socialista, Cesare Benzi. Io avevo 13 anni. L’ho rincontrato che ero più grandicello, ero fidanzato della contessa Francesca Vacca Agusta. Dominava la scena, Bettino era una spada laser. Quando uno cominciava a parlare, lui capiva in anticipo dove voleva arrivare. Tante cene, bella vita. Gli anni Ottanta, sa [...] Sono stato da lui nel settembre 2000, pochi mesi prima che mancasse. Era intristito dalla pochezza di alcuni suoi ormai ex compagni di partito. Analizzò a lungo Mani Pulite. La genesi, i suoi finti eroi. Aveva capito tutto, ma nessuno gli dava retta. E questo lo faceva stare male [...]”» (Marco Imarisio, ”Corriere della Sera” 19/1/2010).