Varie, 10 agosto 2006
PRANDINI
PRANDINI Giovanni Calvisano (Brescia) 22 gennaio 1940. Politico. Della Democrazia Cristiana. Ministro della Marina Mercantile nel governo Goria (1987-1988) e De Mita (1988-1989), dei Lavori Pubblici nell’Andreotti VI (1989-91) e Andreotti VII (1991-1992). Carriera stroncata da Tangentopoli. Condannato in via definitiva (nel 2010) a risarcire allo Stato 5 milioni per danno erariale • «[...] ex potentissimo ministro dei Lavori pubblici [...] ben 449 appalti deliberati dal ministro a trattativa diretta [...] che avrebbero causato un maggiore esborso di 320 miliardi di lire. ”Pazzesco: mi hanno condannato dopo 17 anni senza svolgere un atto di indagine e senza tener conto che in sede penale sono stato assolto con la più ampia delle formule” [...] la fedina penale di colui che fu signore degli appalti in tre governi della prima repubblica è immacolata, ma la realtà è più articolata. Condannato in primo grado per le tangenti Anas a 6 anni e 4 mesi, Prandini si vide annullare la sentenza per un vizio di forma; nel frattempo una modifica di legge rese inutilizzabili gran parte delle fonti di prova a suo carico e anche il pm chiese l’assoluzione. La Corte dei Conti ha invece stabilito che ”gli elementi probatori in origine erano corretti con la conseguenza della loro valorizzabilità in sede contabile”. ”Ma nel ”92 proprio la Corte dei Conti elogiò il mio operato [...] perché azzerai i residui passivi dell’Anas e perché feci lavorare 416 imprese anziché le 37 che prima del mio arrivo al governo si spartivano i lavori pubblici [...] Non ho mai ricevuto un solo imprenditore al ministero: applicavo solo i decreti dell’epoca, che stabilivano procedure speciali per Italia ”90, per le Colombiadi, per l’alluvione in Valtellina [...] Sono nullatenente, al massimo possono pignorarmi un quinto della pensione. Facciano pure…”» (Claudio Del Frate, ”Corriere della Sera” 21/2/2010).