Varie, 10 agosto 2006
QUADRINO
QUADRINO Umberto Torino 15 maggio 1946. Manager. Amministratore delegato della Edison. Lunga carriera in Fiat • «In Fiat si chiamano ”Slideur”. un neologismo anglo-piemontese con il quale si descrivono gli uomini che utilizzano le slide (i lucidi) a corredo delle presentazioni dei risultati, dei piani e dei progetti aziendali. Umberto Quadrino, amministratore delegato della New Holland, la società che produce macchine per l’agricoltura e le costruzioni, è considerato nel mondo Fiat uno dei migliori ”Slideur”. Le sue capacità di comunicazione sono eccezionali, riesce a interessare le platee, dote che per i riservati manager Fiat non è esattamente la regola. [...] Dirige la terza società operativa del gruppo Fiat [...] la più internazionalizzata, anche grazie alla sua genesi: nasce infatti dall’acquisizione di un ramo di azienda della Ford. La storia di New Holland è quella di un successo. Sia Ford sia Fiat avevano dei problemi reddituali nel campo delle macchine per l’agricoltura e quando nel 1991 fu deciso di riunire le due aziende, in pochi scommettevano sulla riuscita del progetto. La matassa venne affidata a Riccardo Ruggeri, che in cinque anni mise mano a una profonda ristrutturazione, seguendo filosofie manageriali anglosassoni, sul modello, per intendersi, della General Electric (il processo è in parte descritto in un libro di Ruggeri e Franco Tatò, Essere competitivi, Baldini&Castoldi). Quando fu portata sul mercato fu valutata 3,5 miliardi di dollari. Fiat ne collocò così una parte al pubblico, portando a casa una ricca plusvalenza di cui beneficiarono i bilanci del 1996, meno brillanti di quelli degli ultimi anni. Ruggeri improvvisamente lascia il gruppo e Quadrino si trasferisce a Londra (dove, vicino all’areoporto di Heatrow, c’è il quartiere generale) e prende il suo posto di amministratore delegato. Quadrino è torinese, classe 1946, amante del mare e dei viaggi, laureato in Economia e commercio. Entra in Fiat a 24 anni ed è subito indirizzato nel settore finanziario. A trent’anni diventa assistente di Cesare Romiti, e quindi a buon titolo può essere ricompreso in quella ristretta categoria degli ”Assistenti” in buona compagnia con Paolo Cantarella e Francesco Paolo Mattioli [...]. Dopo alcuni anni passa in Iveco, diventa poi amministratore delegato della Gilardini, ritorna nella capogruppo, per poi diventare nel luglio del 1996 amministratore delegato della New Holland. [...]» (’Il Foglio” 27/6/1998).