Varie, 9 agosto 2006
PINELLI Tullio
PINELLI Tullio Torino 24 giugno 1908, Roma 7 marzo 2009. Sceneggiatore. Tra i suoi film: Lo sceicco bianco (1952), I vitelloni (1953), La strada (1954), Il bidone (1955), Le notti di cabiria (1957), La dolce vita (1960), 8½ (1963), Giulietta degli spiriti (1965), tutti di Federico Fellini • «S’incontrarono e diventarono amici come in una battuta di Achille Campanile, in una vignetta del Bertoldo o del Marc’Aurelio. Federico Fellini e Tullio Pinelli, il suo sceneggiatore prediletto, uno dei massimi del cinema italiano, sostavano davanti a un’edicola, a Roma, nell’immediato dopoguerra, quando si sorpresero a leggere i due lati opposti dello stesso giornale in esposizione. Cominciò così, in un modo un po’ surreale e comico, il lungo sodalizio fra l’allora giovane Federico, un romagnolo che aveva mosso i primi passi tra il giornalismo umoristico e le collaborazioni alla radio e a qualche sceneggiatura, e il già maturo Tullio, torinese, compagno di scuola di Cesare Pavese, che dagli anni Quaranta aveva abbandonato la professione di avvocato scegliendo di scrivere per il teatro e per il cinema. Mai incontro fortuito fu tanto felice. Perché dal genio di Fellini e dal “pennino d’oro” di Pinelli, come Pietro Germi lo aveva definito, sarebbe nata una serie di film che hanno fatto la storia del cinema: da Lo sceicco bianco a I vitelloni, La strada, Il bidone, Le notti di Cabiria, La dolce vita, Otto e mezzo. Fino a Ginger e Fred e a La voce della luna. Senza dimenticare gli altri registi con i quali avrebbe lavorato lo sceneggiatore piemontese: tra i tanti Liliana Cavani, Giuseppe De Santis, Germi, Alberto Lattuada, Mario Monicelli, Roberto Rossellini. Mario Soldati e Alberto Sordi. [...]» (Massimo Novelli, “la Repubblica” 15/6/2008).