Varie, 9 agosto 2006
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Pazzaglia Riccardo
• Napoli 12 settembre 1926, Roma 4 ottobre 2006. Regista. Sceneggiatore. Tra i suoi film Farfallon (74, parodia di Papillon con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia al posto di Dustin Hoffman e Steve McQueen). Ha scritto Così parlò Bellavista (84) di Luciano De Crescenzo • «[…] era quello del brodo primordiale, delegato ad ”alzare il livello” delle discussioni che nottetempo si tenevano nel salotto di Renzo Arbore, era quello che, incapace di alzare il livello, faceva con la mano un rassegnato segno per dire che la discussione era terra terra, anzi, ”under the carpet”, sotto il livello del tappeto. Gli piaceva enormemente quel ruolo di filosofo da strada che si interroga sui massimi sistemi, sul senso della vita, sulle cose ultime, magari anche penultime: ”Tre miliardi e mezzo di anni fa – cento milioni di anni in più o in meno non cambiano niente – attorno alle terre emerse del nostro pianeta c’era una massa liquida che i biologi chiamano ”il brodo primordiale”. I biologi avrebbero potuto trovare una definizione un po’ più seria, così quando ne parlo io, non mi sentirei guardato con divertita ironia”. Così, sul tema del ”brodo primordiale”, intervenivano ora Massimo Catalano ora Maurizio Ferrini ora Frate Antonino da Scasazza e, in un attimo, il brodo diventava brodazza. Nato a Napoli nel 1926, rione Sanità, Pazzaglia, dopo il diploma di regia conseguito presso il Centro sperimentale di cinematografia e la realizzazione di alcuni documentari, era approdato alla radio come commentatore satirico. All’inizio degli anni ”60 nel programma ”Radio ombra” fingeva di essere la voce di una radio pirata che s’inseriva negli altri programmi, disturbandoli con marcette tedesche e insoliti proclami. Nel 1968 ha inventato la prima trasmissione radiofonica ”alternativa”, ”L’altra radio”, antesignana di ”Alto gradimento”. Ha scritto i testi di alcune delle più belle canzoni di Domenico Modugno: Lazzarella, Io mammeta e tu, ”O ccafè. Nel 1981 è apparso in video in una trasmissione clandestina, ”Incontri della notte”, in cui intervistava, in veste di provocatore, grandi scrittori. Nel 1985 è stato scoperto dal grande pubblico come il filosofo di Arbore nel salotto di ”Quelli della notte”, dove ha cercato di fornire risposte a quesiti metafisici come ”Siamo soli nell’universo?”, ”L’anima è immortale?”, ”Chi dorme non piglia pesci?”, ”Navigare nocesse est?”. Anni dopo si è ripresentato in tv con ”Separato in casa”, programma in cui elargiva preziosi consigli a chi era costretto ad affrontare questa imbarazzante situazione familiare. Nel 1995 ha condotto con Sydne Rome la trasmissione ”Fantastica età” e nel 1996 con Clarissa Burt il varietà estivo ”Le isole”. Nel 1997 è stato partner di Mara Venier nella trasmissione di Canale 5 ”Ciao Mara”. Difficile trovare una figura poliedrica come Riccardo Pazzaglia: regista ( L’onorata società, La fabbrica dei soldi, Farfallon, Separati in casa), attore, scrittore, paroliere, libero pensatore. Di lui ha scritto Oreste del Buono: ”Il professor Pazzaglia rappresenta, con la passione che solo i veri sacerdoti della cultura posseggono, la parte migliore dell’umanità che pensa, che non si arrende davanti ai grandi enigmi, che cerca eroicamente, è l’unico avverbio giusto, eroicamente di scioglierli a rischio di bruciarsi, perché una vita nell’ignoranza non è cosa. una voce che già da anni e anni, attraverso la radio, pungeva le nostre menti torbide e titillava i nostri pigri cuori, ma che risulta rafforzata ora che la tv le ha dato un volto, un gessato e un gesto implacabilmente misuratore del livello del dibattito”. Richiesto di un commento sulla sua dipartita, avrebbe filosoficamente risposto: ”Futtetenne”» (Aldo Grasso, ”Corriere della Sera” 5/10/2006).