Leonardo Iannacci, Libero 2/8/2006, pagina 37., 2 agosto 2006
Per preparare la prossima edizione del Festival di Sanremo Pippo Baudo lavora anche sedici ore al giorno
Per preparare la prossima edizione del Festival di Sanremo Pippo Baudo lavora anche sedici ore al giorno. Però è contento: «Mi è mancato il Festival, perché amo la musica. Da ragazzino passavo ore attaccato alla radio per ascoltare Nilla Pizzi e Achille Togliani. Ho sognato per anni di arrivare sul palco dell’Ariston e alla fine ho presentato undici Festival. La prima volta era il 1968, il Sanremo successivo a quello del suicidio di Tenco. per me, trentaduenne, fu una prova del nove. Andò tutto bene».