Alberto Arbasino, la Repubblica 9/8/2006, pagina 38, 9 agosto 2006
la Repubblica, mercoledì 9 agosto Moravia. Già quasi il centenario della nascita! Man mano che invecchiava, diventava più elegante e leggero
la Repubblica, mercoledì 9 agosto Moravia. Già quasi il centenario della nascita! Man mano che invecchiava, diventava più elegante e leggero. Magro e fotogenico: altro che quelle guanciotte pienotte da salumiere corrucciato, negli scatti e ritratti del dopoguerra. Piuttosto, una snellezza nervosa. (Altro che la Noia, come epitome: l´irrequietezza e l´impazienza soprattutto gli si confacevano). Superata anche la lunga ingombrante fase alla Sartre-Beauvoir alla romana, quando ogni sera in trattoria fra i due Piovene e i due Guttuso con Elsa Morante si sentivano tenuti a correggere e firmare manifesti e interventi e appelli sui piatti. Subentrava uno spirito più all´Alberto Sordi: "Semo tutti peracottari, no?", ridacchiando sulle solite pere cotte. Però, sempre più chic, nei civettuoli cache-col colorati e nascondi-rughe, da lui detti familiarmente "strangolini". Il centenario comporterà riletture, da parte di ricercatori. Forse con particolare rilievo (tesi? anticipazioni? inediti?) sui temi sessuali di cui era considerato uno specialista, talvolta "osé", per le signore. E qui, data l´abbondanza di donne anziane e visi sfatti e bocche e spiagge poco piacevoli, nei suoi romanzi e racconti, verrà magari considerato un Capalbio della narrativa italiana? Alberto Arbasino