Alessandra Retico, la Repubblica 9/8/2006, pagina 25, 9 agosto 2006
MySpace, la carica dei 100 milioni. La communty più giovane del mondo fa gola al business. la Repubblica, mercoledì 9 agosto C´è tutto il mondo dentro, è la loro stanza, nessuno può (o dovrebbe) entrare
MySpace, la carica dei 100 milioni. La communty più giovane del mondo fa gola al business. la Repubblica, mercoledì 9 agosto C´è tutto il mondo dentro, è la loro stanza, nessuno può (o dovrebbe) entrare. Foto e video delle popstar, dei campioni dello sport, dei fidanzati, non cambia il sogno. Confessioni che scorrono facili, ci sono amici che ascoltano, cuori uguali. Musica da inventare, scambiare, far vibrare. Parole e sentimenti in libertà, materiale per svariate epopee. Generazione MySpace, è quella dei 100 milioni al mondo che frequentano la «stanza» virtuale della community più larga al mondo. Soprattutto ragazzi e giovani, cercano amicizia e legami, anche solo con il mouse, un posto per dire «io esisto». E´ social networking, così li chiamano i tecnici quei siti di comunità e relazioni, da Craiglist ai più recenti Facebook, Xanga, Buzz-Oven, Classface, Photobucket.Friendster, il famoso antesignano del genere. Ma MySpace è di più, più forte e largo ha creato una rete sociale e commerciale che ha pochi precedenti. L´hanno ideato due 30enni di belle speranze, Chris DeWolfe, tecnofilo, e Tom Anderson, musicista, che alle speranze hanno poi preferito i 580 milioni di dollari offerti dal tycoon australiano Rupert Murdoch che ha comprato il portale alla fine del 2005. Fatturato di 47milioni di dollari lo scorso anno, oltre 200 previsti nel 2006. Ci ha messo le mani anche Google, dunque vale davvero: il motore dei motori ha pagato 900 milioni di dollari cash per aggiudicarsi la funzione di ricerca unica e partner di pubblicità online esclusivo di MySpace, scalzando l´antagonista Yahoo!, e beffando Microsoft. Giganti che gareggiano con soldi pesanti per un indirizzo dove si danno appuntamento ansie e progetti di ragazzini, due nuovi ogni secondo, 180mila al giorno: si entra, ci si registra, si crea una propria pagina, ci si «linka» ad altri e poi altri. La famiglia-nazione-territorio del «mio spazio» è una frontiera inedita, forse non ancora tutta spalancata, ecco perché ci puntano in tanti. Quasi ogni americano tra i 14 e i 24 anni clicca qui sostituendo cinema, centri commerciali, piazze, bar e locali per incontrarsi. Appartenere alla generazione , tecnologicamente fluente, anticipatrice di gusti e tendenze significa essere iscritti a MySpace. Una specie di Mtv sul web, la resurrezione della net economy anni ’90? Certo è che uno spot tra queste mura volatili vola in alto. Coca Cola, Apple e Procter&Gamble sono stati tra i primi a lanciare i propri prodotti nella comunità, anche solo per vedere se funzionavano. Si sa, i teenager capiscono prima e meglio. Laboratorio per il marketing, ma anche autogeneratore di merci e personaggi. La cantante inglese Lily Allen, 21 anni, ha debuttato qui col singolo Smile e ha spopolato: la Emi l´ha notata e le ha fatto fare un cd. E´ stato anche inventato il titolo di MyCelebs per quelli che hanno sfondato su questo palco (il sito ha poi lanciato l´omonima etichetta discografica). E mica solo artisti. Pure i marines per attrarre nuove reclute hanno aperto un loro profilo con video di imprese appunto da marines muscolosi e gloriosi. E naturalmente anche guai: attraverso il portale sono stati organizzate e anche sventate violenze, come quella di cinque ragazzi del Kansas scoperti a complottare un massacro stile Columbine. Gli spazi si confondono tra reale e finzione, e a volte nelle stanze si rimane troppo soli. Alessandra Retico