Onda n.33 2006, 8 agosto 2006
Nato per danzare. Vi piacerebbe danzare con fabrizio mainini? Dal primo ottobre potrete farlo! L’artista si è trasferito da Roma a Rapallo con tutta la famiglia proprio per aprire in Liguria, per la precisione a Santa Margherita Ligure, una scuola di danza tutta sua, battezzata ”Step Studio”
Nato per danzare. Vi piacerebbe danzare con fabrizio mainini? Dal primo ottobre potrete farlo! L’artista si è trasferito da Roma a Rapallo con tutta la famiglia proprio per aprire in Liguria, per la precisione a Santa Margherita Ligure, una scuola di danza tutta sua, battezzata ”Step Studio”. «Era il mio sogno da anni», ci racconta Fabrizio, «e finalmente sono riuscito a realizzarlo. Voglio allevare nuovi talenti da avviare al mondo dello spettacolo. Li seguirò personalmente, non farò come tanti che aprono una scuola e poi ci fanno un salto ogni tanto. Certo, a volte dovrò assentarmi per impegni di lavoro, ad esempio da gennaio potrei essere chiamato da Maria De Filippi per il serale di Amici e ho anche altri impegni in via di progettazione. Ma, lavoro a parte, nulla mi distoglierà dalla gioia di insegnare ai giovani la mia danza». Fabrizio ha cominciato a ballare a 12 anni («un po’ tardi, in verità») ma dopo soli due mesi già stupiva con le sue prodezze i coetanei, il fratello maggiore coreografo e tutti gli insegnanti: «Ero capace di fare due piroettes e due tour en l’air (avvitamenti in aria, ndr) di fila! Ed ero così sciolto che la gamba mi arrivava oltre la testa!». Sposato con la ballerina e coreografa Daniela Crociani, insegnante anche lei allo ”Step Studio”, Fabrizio ha due figli: Erik Gabriel di 3 anni e Nicole Smilla, di 7. Nato a Roma 38 anni fa sotto il segno dell’Acquario («il segno zodiacale degli artisti!»), è alto 1 metro e 82 per 76 chili di peso. Insomma, un fisico perfetto e capace di incredibili virtuosismi. Il segreto per mantenerlo? «Mi tengo in forma con le mie lezioni e i miei stage. Ogni mia lezione è davvero completa. Comincio con un misto tra hip-hop e funk-fusion. Poi vado avanti con il modern jazz, dove impiego anche tecniche di danza classica. Senza contare l’allenamento a terra per potenziare gli addominali e tutti i muscoli... Insomma, mi muovo parecchio!». Qualche sacrificio a tavola? «Mangio di tutto ma in quantità moderate e comunque sono fortunato, sono longinelineo di natura e ho un metabolismo che mi consente di mandar giù di tutto». Di cosa sei goloso? «Tra le specialità liguri vado pazzo per la pasta al pesto con fagiolini e patate e i pansotti, specie di ravioli ripieni di verdure con salsa di noci. Un altro piatto che mi fa felice trovare sono i pomodori al riso con le patate cotti al forno». E i dolci? «Dolci in vita mia ne ho mangiati così tanti che ora non non ci vado pazzo. Fino a 14 anni sono cresciuto a litri di latte e quintali di biscotti». Come ha vissuto la famiglia il trasferimento a Rapallo? «In realtà siamo tornati nella terra di mia moglie. Quindi questo cambiamento ha fatto tutti contenti». Sei famoso per la tua danza molto particolare e personale. Come hai creato questo stile? «Da ragazzino, di giorno studiavo in Accademia con la mia brava calzamaglia, di notte ballavo per strada la break dance: ero una sorta di dottor Jekyll e mr. Hyde della danza. Anche questo mi ha consentito di elaborare uno stile tutto mio!». Roberta Mercuri