Varie, 7 agosto 2006
GOLFERA
GOLFERA Gianni Lugo di Ravenna (Ravenna) 15 luglio 1977. «L’uomo con più memoria al mondo». Dal 2001 collabora con l’Istituto San Raffaele di Milano • «Vuoi ricordarti un cognome, per esempio Golfera? Bene, associalo a una mazza da golf e non lo scorderai. I numeri sono un problema? Ricordali come fossero un oggetto. Vuoi tenere a mente i sogni? Al mattino, appena sveglio, resta immobile a occhi chiusi cercando di risalire al luogo dove eri (oniricamente) qualche istante prima… Oppure, se hai coraggio, punta la sveglia due o tre volte, durante la notte, e buttati su un block notes. Gianni Golfera, 29 anni, nato a Lugo di Romanga, brevetto di pilota (vola con un Cessa 172 ma solo per hobby), una moglie per metà americana, Swan Emanuela, di 25 anni, un bimbo, Gianni jr, di due anni e un altro in arrivo (’Speriamo sia femmina, così la chiameremo Paris”, avverte), internazionalmente riconosciuto come uno degli uomini con una capacità di memoria più che straordinaria, ha affidato i suoi consigli per avere una buona memoria a un ebook intitolato Le 101 strategie per migliorare la memoria. Un manuale gratis Editore: se stesso. Costo del libro: zero euro. Niente editore, niente carta, solo parole. Che si leggono o scaricano accedendo al suo sito (www.giannigolfera. com). Chiunque può stampare il pamphlet. E poi vantarsi di essere un Pico della Mirandola? O anche solo di diventare come Gianni Golfera e quindi recitare a memoria 261 trattati filosofici dal periodo precristiano a metà ”500, un migliaio di poesie, comprese quelle di Edgar Allan Poe, a dire il vero non ”memorabili”, e ricordare oltre 10 mila cifre consecutive? Il tutto dall’inizio alla fine e dalla fine all’inizio? Il segreto che cambia la vita ”No, no, ma chi ha poca memoria ne avrà ben di più - spiega Golfera -. Il mio metodo, che mi frutta non cifre da nababbi, bensì lo stipendio di un piccolo dirigente (vive felicemente in un appartamento al quarto piano di un condominio a Lugo di Romagna, ndr), aiuta solo a ricordare più facilmente nomi, volti, numeri e così via e non a diventare macchine”. Figlio di un pilota d’aereo – che oggi ha appena 50 anni (’Eh sì, perché papà e mamma mi hanno avuto che avevano 17 anni”, precisa), già collaudatore per una società di aviazione russa e attualmente impegnato con la Protezione civile italiana, ma noto in Italia per essere l’unico pilota a ricordare a memoria le carte di volo - Gianni ha avuto dal padre un insegnamento prodigioso che gli ha cambiato la vita: ”se vuoi ricordare qualcosa immagina”, gli ha detto. E il piccolo Gianni a 12 anni ha capito di essere diverso. Pur non facendo a quei tempi quella che ora, oltre alla memoria, è lo scheletro della sua vita, ovvero la dieta a zona, il regime alimentare che controlla l’emissione dell’ormone insulina. ”Alle elementari come alle medie - racconta - i miei compagni non riuscivano a ricordare anche solo chi e quando aveva scoperto l’America. Per me era una sciocchezza: studiavo prendendo i concetti chiave del testo associandoli tra loro con un’immagine. Esempio: Cristoforo Colombo ha scoperto l’America nel 1492. Ecco, io immaginavo un colombo che becca la bandiera dell’America e insieme un bambino con un palloncino (il 9) che guarda un cigno (il 2). Tutto ciò non mi faceva sentire strano, ma spesso diverso”. Eredità genetica o solo frutto di un sistema mnemonico eccezionale? ”Per due anni ho fatto da soggetto volontario per le ricerche condotte dal San Raffaele con la sua Università Vita e Salute e dal Mit. Il loro scopo era capirne di più sulla memoria. Il risultato è stato inatteso: non sono geneticamente più dotato di altri, ma il metodo di memorizzazione che applico mi consente di essere molto dotato. Tutto qui”. I corsi per vip Chissà cosa pensano alcuni dei studenti che pagano dai 700 ai 900 euro per 18 ore di insegnamento comprensivo di dispense e tutorial (’Pensi che per quella cifra ognuno di loro potrebbe telefonarmi una volta al giorno per un anno intero solo per chiedermi delucidazioni…”)? Hanno cercato di carpire i segreti del metodo? Manager e gente comune o anche vip? ”Tra loro figurano Piergiorgio Odifreddi, Gianna Nannini. Nino Benvenuti e Eleonora Brigliadori, e tanti altri. Ognuno con una propria motivazione personale, tutte da rispettare”. E poi un esercito di studenti iscritti ai corsi per desiderio di memorizzare qualsiasi cosa e incontrati a Roma, Bologna, Milano, dove la ”multinazionale del ricordo” organizza corsi intensivi. Una volta compreso il meccanismo si possono apprendere anche i vocaboli delle lingue straniere, i primi ad andarsene quando si finisce a parlare solo in italiano. ”Che curtain in inglese significa tenda lo ricordano non proprio tutti. Ma se lo si associa alla tenda corta di casa propria allora, ecco, che diventa improvvisamente indimenticabile…”» (Elena Marco, ”La Stampa” 3/2/2007).