Fonti varie, 30 luglio 2006
Anno III - Centoventinovesima settimanaDal 23 al 30 luglio 2006Indulto Il Parlamento ha approvato l’indulto, un provvedimento di clemenza che estingue o diminuisce la pena senza cancellare il reato
Anno III - Centoventinovesima settimana
Dal 23 al 30 luglio 2006
Indulto Il Parlamento ha approvato l’indulto, un provvedimento di clemenza che estingue o diminuisce la pena senza cancellare il reato. In pratica, un perdono generalizzato che, scontando tre anni di detenzione, farà uscire dal carcere subito almeno 12 mila persone, ma forse anche 20 o 30 mila. Tra i beneficiati, assassini famosi come Erika De Nardo o Pietro Maso, imbroglioni come Wanna Marchi o Calisto Tanzi, corruttori come Cesare Previti. Di Pietro, che è ministro di questo governo, ha votato contro ed è andato in piazza col megafono per gridare la sua indignazione. D’altra parte, le nostre carceri sono fatte per contenere 30-40 mila detenuti e ne ospitano di regola 61 mila. Nella scorsa legislatura papa Wojtyla aveva espressamente chiesto al Parlamento italiano di aver pietà di queste persone tenute in cella in condizioni indegne. Ma Berlusconi, con due suoi alleati contrarissimi (Lega e An) e il centrosinistra chiuso a ogni forma di dialogo, non era riuscito a far nulla. Prodi invece ha avuto buon gioco e ha raggiunto il consenso dei due terzi del Parlamento (indispensabili in questo tipo di legge) perché Forza Italia e Udc hanno aggiunto i loro voti a quelli del centrosinistra governante, pretendendo però che i reati finanziari (cioè quelli relativi ai falsificatori di bilanci, ai corrotti, ai corruttori e simili) fossero inclusi nel perdono. A queste condizioni la legge è passata e il ministro della Giustizia Mastella ha manifestato grande commozione ed esultanza, dichiarando che per questo suo atto "papa Giovanni Paolo II ci benedice dal cielo". Il Vaticano, infatti, si è vivamente compiaciuto. Tra i numerosi commenti critici – e alcuni molto critici ”, segnaliamo quello di Barbara Spinelli, sulla Stampa: ha constatato l’inesistenza di una cultura della legalità non solo nelle nostre forze politiche ma persino nella Chiesa. Ha ricordato che lo stesso papa Wojtyla, ora invocato da tutti, il 9 maggio del 1993 pronunciò un discorso terribile contro i mafiosi, tuonando nella Valle dei Templi di Agrigento: "Convertitevi! Mafiosi convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio e dovrete rendere conto delle vostre malefatte!". Parole che sconvolsero il clan Provenzano e che da anni risultano introvabili sul sito Internet della Santa Sede. Sul sito "la visita in Sicilia" scrive la Spinelli "neppure è annoverata tra i viaggi del Pontefice".
Grande intesa Nella faccenda dell’indulto, è molto importante proprio il fatto che Forza Italia e Udc abbiano votato con la maggioranza. L’ora di un allargamento della base di governo, o addirittura l’ora di un nuovo governo, si avvicina. Prodi ha dovuto chiedere la fiducia sei volte in due mesi e col vantaggio di appena uno o due senatori è difficile che possa andare avanti per molto tempo. D’altra parte Berlusconi, che è uscito dalla fase depressivo-persecutoria successiva alla sconfitta elettorale, pare piuttosto disponibile a inquinare col voto dei suoi le decisioni della maggioranza. Sul finanziamento della missione italiana in Afghanistan ha persino pensato, per un momento, di votare la fiducia. Bertinotti, che ha capito l’inevitabilità del passaggio, punta a soluzioni politicamente poco impegnative e ha detto che non sarà certo Rifondazione a indignarsi se qualche parlamentare dell’opposizione, ammirato dell’azione di governo, deciderà di sostenerla. Berlusconi ragiona in tutt’altro modo: Forza Italia, Ds, Margherita e Udc faranno un accordo per un governo di coalizione (stile Merkel) che vari tra l’altro una nuova legge elettorale e porti il Paese alle urne nel 2009. Premier probabilmente Marini, l’attuale presidente del Senato.
Liberalizzazioni Il decreto sulle liberalizzazioni è passato senza ulteriori cedimenti alle categorie in lotta. I farmacisti si sono accontentati dell’apertura di una trattativa e hanno rinunciato alla loro serrata. I giornali, bene orientati dal formidabile ufficio stampa di Veltroni, hanno scritto che il sindaco ha trattato con durezza i tassisti imponendo loro qualcosa come 2500 macchine in più a partire dall’autunno. Sarà facile verificare, dato che a Roma, per migliorare la situazione, bastrebbe trovare un taxi alla stazione.
Libano Gli israeliani, bombardando il villaggio di Cana nel Libano meridionale, hanno distrutto una palazzina e ucciso almeno 60 persone, tra cui 37 bambini. Il primo ministro Olmert ha dunque annunciato una sospensione degli attacchi di 48 ore, ma non un cessate il fuoco. Anzi, l’offensiva israeliana, per aver ragione degli Hezbollah, deve durare – a suo dire – almeno altri 10-14 giorni. Si noti che nel summit di mercoledì 26 a Roma, i potenti riuniti – astenendosi da qualunque appello specifico – hanno in realtà fatto sapere a Israele che l’attacco, per quanto li riguarda, può continuare. Quanto alla strage di Cana, ferma restando la responsabilità di Israele, la tattica degli Hezbollah è proprio quella di confondersi con i civili, di farsene anzi scudo, perché solo i morti civili, specie se bambini, suscitano davvero lo sdegno del mondo. Il debolissimo premier libanese Fuad Siniora, che ha lasciato in mano agli Hezbollah la parte meridionale del suo paese (da cui gli Hezbollah sparano contro Israele decine di razzi al giorno), ha profittato della strage di Cana per dichiarare Israele ”criminale di guerra”. A Beirut è stata assaltata la sede dell’Onu, altri disordini sono avvenuti nella striscia di Gaza. Israele ha dichiarato di voler creare nel Libano meridionale una fascia di due chilometri priva di terroristi. Per far questo i bombardamenti non bastano: i suoi soldati devono combattere casa per casa.
Clandestini Venerdì scorso la nave militare Sibilia ha soccorso quattordici persone che andavano alla deriva su una barchetta partita dalla Libia e che tentava di arrivare a Lampedusa. Uno di loro che era ancora in grado di parlare ha detto che erano partiti in 27 e che durante il viaggio 13 erano morti. "Che ne avete fatto?" "Era impossibile tenerli a bordo, man mano che morivano li abbiamo buttati a mare". Dei 14 ancora vivi, due erano in coma. Insistono che stavano in mare, alla deriva, da tre settimane, cosa che sembra impossibile a credersi. Gli esperti segnalano che gli assalti dei disperati alle nostre coste sono aumentati, rispetto all’anno scorso, del 20 per cento. Vengono soprattutto dal Corno d’Africa, viaggiano su barchette, nove volte su dieci puntano su Lampedusa. Il centrodestra sostiene che è colpa della politica lassista dell’attuale governo, che avrebbe demolito gli argini faticosamente costruiti a suo tempo grazie anche alla Bossi-Fini.
Calciopoli Il secondo grado di giudizio ha attenuato le condanne inflitte a squadre e uomini responsabili dello scandalo cosiddetto di Calciopoli: la Lazio, partendo da ”11 (o forse ”12), e la Fiorentina (partendo da ”19) resteranno in serie A. In serie A anche il Milan, partendo da ”8. Alla Juve, rimasta in B ma a ”17, sono stati tolti gli ultimi due scudetti. Quello del 2005-2006 è stato poi assegnato all’Inter. Il Milan potrà fare la Champions, cominciando dai preliminari. Però i francesi hanno presentato ricorso dapprima contro tutte le squadre italiane – che a parer loro andrebbero escluse in blocco dalla Champions – e poi, respinto il primo attacco, contro il Milan che, vista la sentenza, non sarebbe eticamente all’altezza. Un’esclusione dei rossoneri, non impossibile, favorirebbe il Lens. I giornali italiani hanno tuonato contro la sentenza d’appello, definita, esagerando, un colpo di spugna. Abbiamo letto che persino il commissario Guido Rossi sarebbe a questo punto in bilico o sul punto di dimettersi, cosa che lo stesso Rossi ha prontamente smentito.
Anno III -