m, 4 agosto 2006
Giuseppe Laforé, nomade di 51 anni noto a tutti col nome di Valter, insieme agli amici è alla guida di una Seat Ibiza blu quando due carabinieri a un posto di blocco gli fanno cenno di fermarsi
Giuseppe Laforé, nomade di 51 anni noto a tutti col nome di Valter, insieme agli amici è alla guida di una Seat Ibiza blu quando due carabinieri a un posto di blocco gli fanno cenno di fermarsi. Lui va avanti lo stesso, quelli salgono sulla loro macchina e lo inseguono per diversi chilometri. Laforé si ferma, scendono tutti dall’automobile, i rom si mettono in ginocchio come gli viene ordinato, vengono ammanettati, si sente uno sparo: un proiettile partito forse accidentalmente dalla Beretta di uno dei carabinieri si conficca sotto il mento del Laforé per uscirgli dalla testa. Il nomade era stato 18 anni in carcere dopo una rapina in un ufficio postale nel 1976: in quell’occasione era stato ucciso il brigadiere venticinquenne Fulvio Jannucci. Dietro il cimitero di Piasco, comune del cuneese conosciuto per la sua fabbrica di arpe, su una strada che separa campi di mais e kiwi. Lunedì 31 luglio, poco dopo le nove di mattina.