Varie, 2 agosto 2006
CANONERO
CANONERO Milena Torino 1946. Costumista. Ha lavorato con Stanley Kubrick in Arancia meccanica (1971), Barry Lyndon (1975) che le è valso l’Oscar, Shining (1980), ha vinto il secondo Oscar con Momenti di gloria (Hudson, 1981), il terzo con Maria Antonietta (Sofia Coppola, 2006) • «[...] Elegante e discreta, Milena Canonero contribuisce spesso, tra candidature e riconoscimenti conquistati, a rafforzare la presenza italiana all’Oscar, anche se la sua carriera non è cominciata in Italia. Dopo aver studiato a Genova arti e storia del costume, la Canonero si trasferì a Londra, attratta come tanti della sua generazione dal richiamo della libertà creativa e della fantasia al potere che arrivava dalla swinging London degli anni Sessanta. Gli inizi non furono proprio facili finché, con il suo compagno di allora, Riccardo Aragno inviato della Stampa che aveva cominciato a tradurre i film di Kubrick per il doppiaggio italiano, non entrò nel ristretto giro di amici del grande regista, che cominciò a impegnarla in vario modo, da fotografa di ambienti a selezionatrice di comparse. Ci vollero le intuizioni per i costumi di Arancia meccanica per conquistare definitivamente la fiducia del regista. Come l’idea della bombetta e del bastone da passeggio di Malcolm MacDowell che la Canonero usò ”come elementi ironici del costume della borghesia inglese. La bombetta, classica dell’establishment britannico, in testa al capo di una gang di strada, acquista un aspetto lugubre e minaccioso. Per l’abbigliamento bastava guardarsi intorno: allora i ragazzi erano vestiti senza regole, con uniformi militari confuse oppure secondo la moda edwardiana. Per Alex trovai un cappottone napoleonico tipico di Carnaby Street”. Il trionfo fu con Barry Lyndon, in cui i costumi, con le scenografie di Ken Adam sono tra i protagonisti del film - ispirati ”alla pittura minore inglese, irlandese e tedesca. Kubrick voleva una progressione lenta dalla modestia della famiglia di Barry nella prima parte fino ai fasti del vivere di Lady Lyndon” - confermato dal secondo Oscar per la riuscita ricerca negli anni Venti del film Momenti di gloria. Da allora la carriera internazionale di Milena Canonero è decollata senza soste, la sua capacità di ”entrare” in secoli e ambienti diversi - da La mia Africa a Cotton Club, da Dick Tracy a Il padrino 3, da Tito Andronico a Good morning Babilonia - è una garanzia per ogni autore. Cinema, tv (i costumi della serie Miami Vice per esempio) e teatro - in Italia ha collaborato con molti registi tra i quali Ronconi ma anche con i maggiori teatri lirici italiani - sono per la costumista impegni a cui dedicarsi con la stessa dedizione e, dice ”la stessa mania del dettaglio. All’inizio credevo fosse un difetto, con Kubrick ho scoperto che è un grande pregio”. Oggi Milena Canonero vive prevalentemente negli Stati Uniti, ma non ha mai smesso di frequentare Roma, dove abita la sua famiglia. ”E sono sempre felice quando è possibile lavorare in un film italiano. vero che ho cominciato all’estero e che ammiro molto il cinema americano, quello indipendente e quello degli Studios. Ma so bene che gran parte dell’approvazione che ho ricevuto si deve all’educazione umanistica che ho ricevuto. Non dimentico mai di essere europea, cresciuta in Italia”» (Maria Pia Fusco, ”la Repubblica” 27/2/2007).