varie, 1 agosto 2006
BUSSOTTI
BUSSOTTI Sylvano Firenze 1 ottobre 1931. Compositore. «Bussotttità. Parola nuova, creata naturalmente da lui. Un modo di essere nel mondo, di amarlo, soffrirlo e riderne, con nostalgia. [...] Da Silvano a Sylvano: vocale cambiata in omaggio alla lingua e al genio francesi, da lui prediletti. ”Telegramma: nato felicemente bambino. Natale”. Comincia così il racconto di sè: col messaggio inviato, da Firenze a Padova, dal nonno Natale alla famiglia d’origine. Massimo Mila diceva di Bussotti che sotto la pellaccia del ragazzaccio iriverente abita un’anima candida. Questa, è rimasta tutta. Poco sopravvive invece del compositore che negli Anni 60 ha collaborato con il Living Theatre, che ha portato a nuova vita scenica, anche, tre grandi eretici profanatori delle regole e dei costumi: l’incestuosa Fedra; Eliogabalo, l’imperatore adolescente; il marchese De Sade. Che ha dedicato un’opera a Tieste, costretto a mangiare le carni dei propri figli dal fratello Atreo. [...]» (Sandro Cappelletto, ”La Stampa” 5/7/2007).