Varie, 31 luglio 2006
ANDENNA
ANDENNA Ettore Milano 13 giugno 1946. Conduttore tv. Noto soprattutto per Giochi senza frontiere (103 puntate dal 76 al 96) • «Il presentatore-intrattenitore-conduttore-gior nalista specializzato in giochi in tv, quello di Dirodorlando e degli indovinelli incomprensibili; quelle delle gare paesane con le prime tette al vento ne La bustarella su Antenna 3 Lombardia; quello, soprattutto, di Giochi senza frontiere, sfide in tutta Europa, fil rouge e jolly, gli storici arbitri Guido Pancaldi e Gennaro Olivieri e un-deux-trois fiiiiiiiiiiit [...] la tv dei giochi, dopo averla fatta per una vita, la guarda e basta dall’azienda agricola in cui vive e produce vino nel Monferrato. In attesa di un grande rientro. Ettore Andenna [...] sta ai giochi come Bongiorno ai quiz e Pippo Baudo al varietà [...] basta tv. Come mai? [...] ”Non faccio parte dei potentati politici ed economici e non sono un leccaculo aziendale. Basta? [...] Sono innamorato del mio lavoro, ritengo di saperlo fare bene e probabilmente do fastidio sul piano professionale: certi funzionari non sanno come gestirmi e hanno paura a confrontarsi. In tv c’è stato un pauroso livellamento verso il basso: nessuno lo dice, ma negli ultimi 4 anni gli spettatori sono diminuiti di 5 milioni. Evidentemente la gente ne ha pieni i coglio ni di questa televisione fatta di precotti e reality e poi... [...] Mi volevano alla prima Isola dei famosi e ci hanno riprovato per l’ultima edizione. Ho rifiutato, sarei andato solo per condurre”. E ha preferito riproporre La Bustarella su Antenna 3 a distanza di 22 anni. ”Andava bene, il pubblico si divertiva. Ma [...] ho detto basta dopo 13 puntate: gli autori volevano impormi giochi in cui obbligare la gente a spogliarsi... [...] Mi stupisce non essere mai stato invitato al Maurizio Costanzo Show: in Italia ci sono andati tutti. Eppure Costanzo mi stima, lo so per certo. Non ci soffro, però è molto strano... [...] Secondo me qualcuno crede che sia molto costoso [...] Professionalmente varrò mezzo Bonolis, diciamo pure un quarto? Eppure ho fatto il conto: nel 2006 ho guadagnato un duecentocinquantesimo di Paolo: o lui è sopravvalutato, oppure io sono mooooolto sottovalutato”. In attesa della tv gestisce un’azienda agricola nel Monferrato. Però [...] è di Milano, vero? Perché quel sorrisetto? ”Uè, milanese da 13 generazioni! Nasco e cresco a Milano, e dopo il liceo frequento i corsi di avviamento alla regia al Filodrammatici finché...”. ...nel 1967 la chiama Radio Montecarlo. ”A 20 anni mi trasferisco nel Principato e immagini l’ambiente: frequento gli stessi locali di Grace Kelly e Onassis, intervisto Sinatra... [...] Salvo in un incidente il figlio del Pirata [...] Il gestore del locale più bello di Montecarlo. Diventiamo amici e mi fa entrare nell’esclusivo club di 276 soci al mondo il cui presidente è Sinatra. Una sera c’è ospite proprio Frank, chiedo al Pirata di farmelo intervistare e al suo cenno mi faccio largo tra i gorilla. Allungo il microfono e Sinatra dice ”Un saluto a tutti gli italianiiiii’ e poi mi fa un gesto con la mano tipo ora però vattene via. Torno in radio esaltato e per un mese mando in onda il saluto: scoop e aumento di stipendio [...] Io, re dei giochi, detesto l’azzardo: mi annoia da morire. L’unica volta che sono andato al Casinò, nel 1988 in Portogallo, ho vinto 4 milioni con una fiches prestatami da un’interprete parlamentare. Ma poi... [...] Mia nonna ripeteva che i soldi vinti al gioco portano sfiga. Allora li ho spesi tutti all’aeroporto. Il guaio è che ho trovato solo zafferano e cammei...” [...] Dopo la radio, la tv. Quando il salto? ”Nel ”72 Febo Conti litiga con la Rai, decidono di sostituirlo e mi chiamano per un provino in compagnia di Christian De Sica, Sorrentino e Bonucci. Scelgono me e mi danno da condurre Scacco al Re, programma per ragazzi del sabato pomeriggio”. Poi Dirodorlando e il grande boom. Barabitte e barabitti, strangugliotti e maddezzuppi, valdomiri e ponterbi benvenuti alla grande lovertanga carnascialesca... Era la filastrocca iniziale. Avevamo inventato uno strano linguaggio preso da un libro celtico, erano 97 termini: chiedevamo di decifrare frasi apparentemente incomprensibili e i ragazzi non se ne perdevano una. Ancora oggi incontro 40enni che mi abbracciano”. Nel frattempo, nel 1973, si sposa con Diana Scapolan, ex miss Europa e miss Cinema Italia e... ”Errore. Diana è la mia seconda moglie. Nel ”73 metto incinta una donna, la sposo e nasce Thèa, una ragazza portatrice di handicap [...] Thèa ha una lesione cerebrale, cammina ma non parla, ha 32 anni ma è come se ne avesse 3. Vive in un centro Don Gnocchi a Salice Terme, ma ogni week end viene da noi. La mia attuale moglie e i 4 figli la adorano, è la loro sorellona [...] Sono felice. Quando vado a Salice e mi fa vedere la cameretta, i poster e le fotografie impazzisco di gioia, mi conquista. L’ho mandata nei centri migliori del mondo: a Zurigo, dove nel 1983 pagavo 7 milioni al mese, a Filadelfia e in Israele. Alla fine mi hanno detto che i più bravi siamo noi italiani ed è vero [...] Spero nelle cellule staminali , ho fiducia. Sa cosa le dico? Che alla fine mi spiace non essere più in tv soprattutto per lei: quando mi vedeva in video era orgogliosa”. Come ha conosciuto, invece, la sua attuale moglie Diana Scapolan? ”Lignano, 1977. Presento una serata e vedo una gnocca clamorosa. Era lei, attacco bottone, mi scarica e rimedio solo un numero di telefono, che penso sia falso. Dopo 6 mesi serve una valletta per La Bustarella, chiamo e risponde: ”Ma allora il numero è vero!’. Ride, ci diamo appuntamento: era il 29 luglio 1977. Data da brividi...”. Perché? ”Sempre il 29 luglio, ma del 1968, avevo conosciuto una donna che è stata molto importante nella mia vita, figlia di una nobildonna e fidanzata con l’erede al trono di Francia. Aveva 18 anni, la famiglia mi odiava e la parola più affettuosa per me era ”bastardo’. Mi vietavano di vederla, mi hanno denunciato al tribunale dei minori e l’hanno mandata in Madagascar. Siamo stati insieme 3 anni e mezzo, è morta in un incidente”. Torniamo a sua moglie. ”Viene a fare la valletta, poi litighiamo finché ad una cena ci mettono allo stesso tavolo e scocca la scintilla. Qualche giorno dopo vado a Parigi per lavoro con un aereo privato e al ritorno, prima di partire, compro dei croissant freschi. Atterro alle 9 e mi presento da lei con croissant e una rosa. Conquistata. Da quel giorno non ci siamo più divisi”. Intanto Andenna conduce La Bustarella, programma su Antenna 3. ”Giochi a squadre con i paesi e grande successo. Nel 1982 Berlusconi in persona mi confesserà: ”Cribbio, Andenna. Per combattere La Bustarella ho mandato in onda le migliori soap opera e i primi James Bond, vincevo in tutta Italia, ma in Lombardia non sono riuscito a levarle nemmeno 1000 telespettatori’”. Giochi, ma anche le prime tette nude. ”Capita per caso: durante un gioco una ragazzina di 16 anni salta e perde il reggiseno. Lei si vergogna, ma i genitori in prima fila urlano: ”Daiiii, daiiiii’. Capisce? Tutto casuale, non organizzato”. Però la gente si esalta proprio per il ”si vede non si vede”. ”La più bella è questa. Gioco delle ombre cinesi e la squadra dell’Ospedale di Rho in settimana, per allenarsi, mette l’infermiera più carina dietro un séparée in sala operatoria, accende i riflettori e fa le prove. Lo scopre un giornalista ed è il caos: prima pagina sul Corriere della sera!”. Dalla tv alla politica. Nel 1984, dopo essere stato direttore generale di Telemontecarlo, si candida alle Europee e sfrutta il video per fare campagna elettorale. ”Non lo vietavano. Lo propongo a Craxi, risponde che è un’americanata; lo propongo alla Dc e ai liberali, rispondono che non funzionerà. Deluso, mi rivolgo ai Socialdemocratici. Accettano: ”Però ti candidi tu’. Organizzo spot, giochi e quiz, prendo 18.200 voti e vengo eletto. Tuttora c’è una mia legge in vigore che regola le tv europee”. A proposito di Europa. Nel 1991 riprende a condurre Giochi senza frontiere. ”Ne presenterò in totale 103 puntate, esperienza incredibile. Nel 1996, però, la Rai fa altre scelte...” [...] ha presentato serate e programmi, incontri e convention. Il ricordo più forte? ”Vaticano, 1998, conduco una mondovisione con Papa Giovanni Paolo II. A fine trasmissione mi riceve nella saletta privata, mi inchino, bacio l’anello e rimango folgorato dall’espressività dei suoi occhi. Chiede: ”Chi è questo bambino?’. ”Mio figlio Gabriele’. Passa la mano sopra la sua testa come per togliere qualcosa e lo benedice. Beh, Gabriele è il genio di famiglia: primo della classe in tutto...”. Ultime domande veloci. 1) Miglior presentatore di sempre? ”Enzo Tortora”. 2) Di adesso? ”Fiorello è molto bravo”. 3) Le piacerebbe andare a cena con... ”Vittorio Feltri”. 4) Condurrebbe Sanremo? ”Volentieri, ma so che non mi prenderanno mai in considerazione: non sono sufficientemente protetto”. 5) Non si può finire che con un giochino: le offrissero la possibilità di ideare e condurre un nuovo programma, che farebbe? ”Una trasmissione interattiva con Internet, in cui la gente può giocare e partecipare da casa. Una sorta di giochi globali. Anzi, ho già il titolo: Global games”» (Alessandro Dell’Orto, ”Libero” 4/3/2007).