galilenet.it, 25 luglio 06, 28 luglio 2006
Il cervello di coloro che hanno subito un trauma invecchia più velocemente. A sostenerlo un’équipe di ricercatori della Mount Sinai School of Medicine di New York che ha dimostrato come persone che presentano disturbi post-traumatici da stress (Ptsd), manifestino problemi di memoria dieci anni prima rispetto a coloro che non ne hanno mai avuti
Il cervello di coloro che hanno subito un trauma invecchia più velocemente. A sostenerlo un’équipe di ricercatori della Mount Sinai School of Medicine di New York che ha dimostrato come persone che presentano disturbi post-traumatici da stress (Ptsd), manifestino problemi di memoria dieci anni prima rispetto a coloro che non ne hanno mai avuti. I ricercatori hanno indagato il legame tra Ptsd e problemi di memoria, osservando cosa accade al paziente quando invecchia. Hanno preso in esame tre gruppi di persone: superstiti all’olocausto che presentano continui disturbi post traumatici da stress (Ptsd), pazienti che si sono ristabiliti in seguito a un trauma e, infine, un gruppo di controllo estraneo a entrambi i traumi. In seguito hanno misurato la capacità dei partecipanti di ricordare le associazioni e i legami tra le parole. L’esperimento è stato ripetuto sugli stessi soggetti due volte a distanza di cinque anni. Risultato: le risposte date da quelli affetti dal Ptsd erano equiparabili quelle di una persona di dieci anni più vecchia, con un marcato divario tra le risposte date la prima volta rispetto alla seconda, a dimostrazione dell’evidente deterioramento dell’attività mnemonica. I ricercatori hanno inoltre notato come i pazienti affetti da Psdt abbiano l’ippocampo, area del cervello fondamentale per la memoria, molto piccolo. Ancora da scoprire se la ridotta dimensione sia causa o conseguenza della Psdt.