Eugenio Capodacqua, ཿla Repubblica 28/7/2006;, 28 luglio 2006
«Il ciclismo è in mano a direttori sportivi che hanno una mentalità corrotta e ai test antidoping sfuggono molte sostanze come Gh, l’ormone della crescita e le emoglobine di origine animale; alcune tecniche come l’autoemotrasfusione sono introvabili
«Il ciclismo è in mano a direttori sportivi che hanno una mentalità corrotta e ai test antidoping sfuggono molte sostanze come Gh, l’ormone della crescita e le emoglobine di origine animale; alcune tecniche come l’autoemotrasfusione sono introvabili. Se le cifre ufficiali dei controlli parlano di uno 0,7% di positivi, e di questo 0,7% il 25% è costituito da positività alla cannabis, vuol dire che il sistema sportivo è impotente di fronte al doping ed è perfino inutile chiedersi se ci sia uno sport più pulito di un altro» (il caso Landis secondo Sandro Donati, ex funzionario del Coni).