Paolo Mastrolilli, La Stampa 23/7/2006, pagina 12., 23 luglio 2006
A Jackson County, nell’area rurale del Missouri, alla fine dell’anno scorso Sarah Everson, 45 anni, annunciò al quarto marito Kris, 34 anni, di essere incinta
A Jackson County, nell’area rurale del Missouri, alla fine dell’anno scorso Sarah Everson, 45 anni, annunciò al quarto marito Kris, 34 anni, di essere incinta. Dopo qualche mese gli disse che erano in arrivo sei gemelli. Dato che lo stipendio dell’uomo non sarebbe stato sufficiente per vivere, la moglie ebbe l’idea di rivolgersi alla comunità, sperando nella generosità dei concittadini. La prima a farsi avanti fu la datrice di lavoro di Kris, che a più riprese organizzò collette. Un agente immobiliare della zona si offrì di trovare per loro una nuova casa. A quel punto Sarah però si accorse di non essere incinta: adesso dice di essere stata colpita da pseudocyesis, disturbo psicologico che convince le donne di esser in gravidanza anche quando non è vero. Fatta la scoperta, continuarono a non dire la verità e ad aprile annunciarono la nascita di quattro maschi e due femmine, prematuri e ricoverati in un reparto di terapia intensiva di cui tacevano il nome per questioni di privacy. Per accreditare la storia si facevano vedere che uscivano di casa carichi di bottiglie di latte. I regali continuarono ad arrivare fino a quando lo sceriffo non s’insospettì e dopo qualche ricerca scoprì che Sarah Everson nel 1988 si era fatta rimuovere l’utero. I due sono stati condannati a sette anni di reclusione.