Emiliano Guanella, La Stampa 24/7/2006, pagina 11., 24 luglio 2006
Suzanne Von Richtofen, 22 anni, nipote del Barone Rosso Manfred Von Richtofen, è stata condannata a 39 anni di carcere per aver fatto uccidere i genitori
Suzanne Von Richtofen, 22 anni, nipote del Barone Rosso Manfred Von Richtofen, è stata condannata a 39 anni di carcere per aver fatto uccidere i genitori. Il fatto è accaduto quattro anni fa. Suzanne, allora diciannovenne, benestante, figlia dell’ingegnere chimico Manfred (nipote di un fratello del celebre aviatore) e di una psicologa, viveva con loro a San Paolo del Brasile, nel quartiere per ricchi Brooklyn. A quei tempi era fidanzata con Daniel Cravinhos, coetaneo un po’ sbandato. Il padre di lei non vedeva di buon occhio la relazione ma Suzanne era innamorata e desiderosa di entrare in possesso dell’eredità da un milione di dollari. La ragazza sapeva di essere lei la principale erede dato che il fratello aveva ancora 15 anni. La sera stabilita (il 31 ottobre 2002) Suzanne portò il fratello in una sala giochi dicendogli che sarebbe tornata a prenderlo dopo poche ore, insieme al fidanzato Daniel e al di lui fratello Christian entarono nella casa dove i genitori dormivano già: presero a sprangate il padre, soffocarono la madre con un asciugamano bagnato, rubarono i soldi che avevano in casa (diecimila dollari). La ragazza tornò a prendere il fratello e quando furono a casa finse di vedere per la prima volta la scena, gridando e attirando l’attenzione. Nei primi interrogatori Suzanne accusò un’ex domestica dicendo che aveva minacciato di morte i genitori. I poliziotti cominciarono a pedinare i fratelli Cravinhos e li sorpresero ad acquistare una moto di grossa cilindrata pagata in contanti. Dopo una settimana di interrogatori i tre confessarono. Da allora Suzanne è stata in carcere, liberata negli ultimi tempi in attesa del processo. Pochi mesi fa è stata anche in televisione dove, con le lacrime agli occhi, si è detta pentita. Al processo la giuria ha ritenuto il trio colpevole di doppio omicidio premeditato e di depistaggio, infliggendo il massimo della pena.