La Stampa 25/07/2006, pag.27, 25 luglio 2006
Giornalisti. La Stampa 25 luglio 2006. Chiamate ciechi i ciechi. Scrivo riguardo al titolo imposto a una lettera pubblicata domenica: «Non vedente e giurato a Miss Italia? Giusto»
Giornalisti. La Stampa 25 luglio 2006. Chiamate ciechi i ciechi. Scrivo riguardo al titolo imposto a una lettera pubblicata domenica: «Non vedente e giurato a Miss Italia? Giusto». Il titolista è affetto dalla sindrome delle definizioni edulcorate e politicamente corrette: «non vedente» al posto di cieco, «non udente» anziché sordo, «diversamente abile» invece che disabile, «operatore ecologico» per spazzino, eccetera. Questa sindrome ha avuto, pochi giorni fa, un’esilarante appendice quando Fassino ha parlato di «credenti, non credenti e diversamente credenti». Per favore, torniamo a dizioni semplici ed esplicite e, appunto per questo, rispettose della realtà che si indica. E, comunque, Miss Italia è uno spettacolo difficilmente sopportabile anche per chi abbia gli occhi buoni. Daniele Borlenghi