il Giornale 23/7/2006, 23 luglio 2006
Il dizionario di Irene Brin. Il Giornale, 23 luglio 2006. EMANCIPATE Parliamone, poverine. Parliamo delle spavalde, delle superbe, delle sventate
Il dizionario di Irene Brin. Il Giornale, 23 luglio 2006. EMANCIPATE Parliamone, poverine. Parliamo delle spavalde, delle superbe, delle sventate. Di quelle che vogliono vivere la loro vita: sorpassare i luoghi comuni; liberarsi dai pregiudizi; accontentare il fidanzato, che altrimenti «andrebbe in una casa malfamata»; mostrarsi superiori; abbagliare il corteggiatore timido; mettersi all’altezza del corteggiatore spavaldo; godere la gioventù che passa troppo presto; far vedere all’innamorato infedele che, in fin dei conti, le occasioni non mancano! Insomma, han fatto quello che, secondo me, secondo i pregiudizi, secondo la saggezza, non dovevano fare. Se ne trovano bene? Naturalmente no, anche se non sono abbastanza ragionevoli per ammettere che gli errori si scontano. Poverine, cercano giustificazioni personali: si sono date ad un bruto; un’altra donna si è messa di mezzo; gli uomini sono tutti mascalzoni; potevano mai prevedere di ritrovarsi incinte? potevano mai supporre che le brutte malattie circolano ancora? potevano mai sognare che l’opinione pubblica è ancora tanto arretrata? Ebbene, sì, potevano immaginare tutto. E potevano, si intende, anche immaginare in se stesse il vuoto, la paura, l’inquietudine, il complesso d’inferiorità perpetua, la gelosia, il rimpianto. Anche se portano abiti 1954 le emancipate conservano spesso un trepido cuore 1901.