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 2006  luglio 21 Venerdì calendario

Il mensile parigino di calcio "Noi non sappiamo perdere". Corriere della Sera 21 luglio 2006. Parigi

Il mensile parigino di calcio "Noi non sappiamo perdere". Corriere della Sera 21 luglio 2006. Parigi. "Due giornate a Materazzi sono troppe: tutti i giocatori insultano, è la normalità. Pure Zidane lo ha fatto, palesemente, durante la partita contro la Spagna". Tra quotidiani francesi che parlano di "Coppa rubata" e Paris Match che analizza i tatuaggi di Materazzi per dimostrare l’intrinseca violenza dell’uomo, il buon senso di Franck Annese, 29 anni, caporedattore del mensile specializzato So Foot, fa notizia. Non le pare una sentenza ingiusta? "Certo, rispecchia il clima di questi giorni, in cui l’aggressore (Zidane) sembrava fosse l’aggredito. Ma è l’aspetto peggiore della grandeur della Francia, questa incapacità di perdere ". Il presidente Chirac si è affrettato a giustificare Zidane. "Pochi al mondo sanno zero di calcio quanto Chirac. Ogni volta che parla di football aspettiamo l’enormità, una gaffe meravigliosa come quella che pronunciò proprio ai quarti di finale contro l’Italia, nel 1998: ’’Che fanno adesso, si stanno allenando?’’, chiese a Platini in tribuna. ’’No presidente, tirano i calci di rigore per decidere chi vince e chi perde’’". Voi francesi state trattando Materazzi da pericoloso teppista. "E pensare che io lo adoro, è un calciatore che rasenta il genio. Mi piacciono i suoi tatuaggi folli, la determinazione, la capacità di segnare gol straordinari di testa. Nel suo modo di giocare c’è della poesia". Zidane, invece: prima lo incensavate perché semidio, adesso lo incensate perché semidio tornato uomo. "C’è tutta questa retorica, che io trovo insopportabile, su Zidane esempio per i giovani, figlio delle banlieues, esempio di integrazione, padre di famiglia... Abbiamo un disperato bisogno di trovare un modello e Zidane per anni si è prestato. La verità è che ha azzeccato una perfetta uscita di scena. Ve lo immaginate, a partita persa, con la coda tra le gambe, scambiarsi la maglia con Cannavaro campione? Un’immagine deprimente che sui giornali francesi sarebbe apparsa forse una volta, per poi sparire. Così invece, con un colpo alla Cantona, ha rubato la scena e si parla più della testata che della Coppa vinta da voi italiani. Peccato, perché io credo che ve la siate meritata davvero. Tutto sommato, il vero responsabile della sconfitta è l’allenatore". Come sempre, in Italia. "Massì, Domenech ha sbagliato a sostituire Vieira con Diarra, avrebbe dovuto mettere invece qualcuno che a centrocampo sfruttasse la stanchezza evidente degli italiani. Altro che la provocazione di Materazzi, sarebbe finita così comunque. E ci è andata bene". Perché? "La Francia è andata ben al di là delle sue capacità e aspettative, grazie a Zidane che è riuscito a giocare due straordinarie partite contro il Brasile e l’Italia. Però poi ha voluto esagerare: già fare una panenka (il cucchiaio, ndr) a Buffon è roba da matti". Stefano Montefiori