Antonello Caporale, la Repubblica 19/7/2006, pagina 27., 19 luglio 2006
Salerno-Reggio, lo spot dell’Anas la Repubblica, mercoledì 19 luglio Salerno. Basta il pensiero, si dice a Napoli
Salerno-Reggio, lo spot dell’Anas la Repubblica, mercoledì 19 luglio Salerno. Basta il pensiero, si dice a Napoli. Invece di fare l´autostrada, l´Anas ha fatto un film sull´autostrada. Essendo i cantieri troppo faticosi da realizzare, i ponti troppo costosi, la terza corsia troppo impegnativa, l´ente delle strade ha incaricato un signor regista, Giorgio Treves, di intrattenere le migliaia di vacanzieri motorizzati, dissuaderli dal prendere l´auto, evitando così di rimanere intrappolati e di imbestialirsi. Stare a casa, comodamente seduti, e viaggiare con la mente, guidando nel salotto su "La strada delle emozioni". Il film documentario è molto bello, e dura in media molto meno della via crucis che attende tutti gli sciagurati che vorranno incolonnarsi sull´asfalto della Salerno-Reggio Calabria, la via che conduce alla "California d´Italia", come disse, senza ironia, Silvio Berlusconi. L´ente pubblico delle strade, ritenuto un covo di nullafacenti e spreconi da parte del ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, e giudicato proprio ieri con una nota ufficiale del suo collega dei Trasporti Alessandro Bianchi come un team di incapaci, ha completamente cambiato strategia e con nota in pari data a quella di Bianchi da parte della direzione che cura l´immagine e la comunicazione ha informato che "La strada delle emozioni", il titolo dell´opera, ha ottenuto un´ottima accoglienza alla prima edizione del Festival del Documentario di Santa Maria della Scala a Siena. Azzeccato il titolo del film e tutto sommato coerente al tema del festival molto opportunamente dubitativo: "Hai visto mai?". Con soltanto un anno di lavoro e meno di 150 mila euro spesi l´Anas è riuscita a fornire la sua versione virtuale dei fatti e consegnare al grande pubblico l´opera (cinematografica) finalmente completa. Molti personaggi dell´arte, dell´architettura e della politica sono stati interrogati. Qualche domanda è stata rivolta ad Achille Bonito Oliva: «Mi hanno chiesto della mia Padula, della Certosa, della contaminazione tra spazio religioso e arte mondana. Forse l´Anas ha inteso seguire il trend tutto italiano per cui alla realtà si sostituisce la virtualità delle cose». Con la mente, finalmente sgombra di buche e di disperazione, si percorrono i 433 chilometri che altrimenti bisognerebbe macinare ancora a passo di mulo. Non si pensa al male, al più colossale affare delle nostre mafie, strada "sotto inchiesta" dal primo all´ultimo metro, provincia dopo provincia e svincolo dopo svincolo. virtuale, proprio come la data di fine lavori. Promessa per Berlusconi per il 2007, poi, dopo un po´, il primo ritocchino d´orologio, 2008, poi 2013, forse 2023, o, forse, mai più. L´incompiuta, questo è sicuro, è finora costata più del film: la cifra complessiva chiavi in mano galleggia, se i conti nel frattempo non sono ancora cambiati, tra i 5.840 milioni di euro e i 7.190. Un diluvio di denari e di mafie. Indaga la Finanza a Battipaglia e a Eboli, la Dia a Cosenza, indagano i carabinieri a Catanzaro, indaga la polizia a Palmi e a Villa San Giovanni. Un lotto è un processo, una gara d´asta è un rinvio a giudizio. La capacità dei dirigenti dell´Anas è stata insomma di aver lavorato sullo spirito dell´idea primordiale, la strada che si realizza e che congiunge, che riduce le distanze, porta sviluppo, contamina, allieta e non denigra. Non sporca e bucata, né stretta e piena di curve, non lenta ma veloce. L´operazione, così congegnata, ha dovuto interrogare i professionisti che in Italia lavorano da più tempo e con più fortuna sul virtuale. The best, il campione del genere, è Alessandro Cecchi Paone che, con la sua macchina del tempo, ha rielaborato e fatto vivere, colorato e disegnato, e soprattutto fantasticato. «Mi è capitato di lavorare anche per il Mose, che come sapete non c´è ancora. L´utilizzo del virtuale è la caratteristica del mio lavoro». Cecchi Paone ha fatto il suo, e l´Anas si è finalmente vista consegnare come da contratto, nei tempi previsti e senza rialzi in corso d´opera, né varianti né blocchi dei lavori, il prodotto richiesto. Il deputato salernitano Tino Iannuzzi, responsabile della Margherita per le Infrastrutture, che non conosceva il cambio di strategia e la diversificazione del prodotto, ancora indugiava sui numeri e i chilometri. «Su 443 chilometri i lavori non sono ancora iniziati su più di 200. E mancano 3 miliardi di euro per potere finanziare tutto il progetto». Il ministro Bianchi, anch´egli all´oscuro di tutto, ieri non si capacitava per come vanno le cose, urlava di rabbia «per la scarsissima professionalità e la completa non curanza delle esigenze dei cittadini». Si riferiva agli italiani in coda all´altezza di Palmi e più a nord a Lagonegro, testardi a voler prendere l´auto invece che la via del cinema. "La strada delle emozioni" per adesso è solo un film. Antonello Caporale