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 2006  luglio 18 Martedì calendario

Il signor Luciano e la Gazzetta. Gazzetta dello Sport 18 luglio 2006. E’ da stamattina di buonora, dopo la lettura dei giornali, che vengo perseguitato da una domanda: "Ho capito o non ho capito?"

Il signor Luciano e la Gazzetta. Gazzetta dello Sport 18 luglio 2006. E’ da stamattina di buonora, dopo la lettura dei giornali, che vengo perseguitato da una domanda: "Ho capito o non ho capito?". Eppure avrei di che distrarmi: il golfo di Taormina, per esempio, oppure appena cala la sera lo spettacolo dell’ eruzione dell’ Etna, l’ amico vulcano che mi segue da una vita. Adesso è proprio di fronte al mio balcone. Ma quella strana domanda me l’ ha posta Moggi in un’ intervista rilasciata a "Repubblica", dove ogni riga è una sciabolata. E allora, capirete, non ci si può tuffare in mare fingendo che non è successo nulla. "Ma come, chiede Luciano, lei che è stato per diciotto anni direttore della Gazzetta, pubblica una velenosa rubrica dal titolo "Fatemi capire"? Tanti anni non le sono bastati? O forse ha capito tutto e ora quella sua rubrica le serve per falsi bersagli: parla di calcio pulito e tutta la spazzatura ce l’ avrebbe messa Luciano Moggi...". Ad un certo punto, ho deciso di uscire dal dubbio. E ho chiamato l’ archivio del giornale. Signor Moggi, sono in grado di risponderle. Ho capito tutto otto anni fa e da quel giorno non sono retrocesso di un centimetro dalla mia convinzione: gli arbitri sono stati "cosa sua". FILOTTO Nell’ aprile del ’ 98, dopo lo scandalo di Juve-Inter, diretta da Ceccarini, la Gazzetta denunciò, con una serie di articoli del direttore e di Antonello Capone, un filotto che immagino sia il capolavoro di Moggi. Campionato falsato in quattro episodi, protagonisti Messina, Collina (a quei tempi era debole anche lui), Rodomonti e Ceccarini. E dipinse così la corte di Moggi, nel giorno dello scandaloso arbitraggio di Ceccarini: "Il designatore Baldas ammirato quale ospite d’ onore della Juve in un box dello stadio delle Alpi, accanto al moviolista di Biscardi, confidente degli arbitri, che entrava in Lega a braccetto con Giraudo. E a completare il quadretto il tifoso Mortadella". Di questo mondo lei, signor Moggi, era già il boss. Ricorda chi fece riaprire l’ inchiesta e cacciare Baldas? La sua amata Gazzetta. Aveva capito tutto. Due anni dopo, la partita dello scandalo fu Juve-Parma. Vantaggio juventino, pareggio di Cannavaro a un minuto dalla fine, spudoratamente annullato da De Santis, con tanto di postuma bugia. Questo è un brano della Gazzetta del 9 maggio 2000. "Noi pensavamo che con la sequenza delle storture del ’ 98, culminate nel famoso caso Baldas-Ceccarini, con quella combriccola di trattorie juventineggianti frequentate da arbitri e manutengoli e vivacizzate da allegre presenze di Moggi, si fosse toccato il fondo. Può darsi che sia stata un po’ ripulita la facciata, ma se un arbitro per far carriera deve avere il placet di Moggi non c’ è facciata che tenga. Su quali basi è avvenuta la scalata di De Santis ai ruoli internazionali? E’ vero che lui ebbe un ruolo, diciamo così, di pony express nella vicenda dei Rolex della Roma?... Due anni fa, oltre alla destituzione di Baldas, avrebbero dovuto essere cacciati non meno di cinque arbitri per gli intrecci in cui erano coinvolti... Ha voglia Moggi di dire: nessuno sa perdere. Non è vero, se gli errori sono fisiologici. Ma c’ è un limite estremo. Se un pallone, in una situazione senza appelli, entra regolarmente in rete e l’ arbitro fischia senza saper dire perché, e poi s’ arrampica su una bugia, questo non è errore: è cancellazione di un fatto compiuto". BORDATE Moggi, a dire il vero, mi riserva nell’ intervista pallottole di mollica al cospetto delle bordate indirizzate a Galliani. E qui mi viene da piangere dinanzi a persone mature che si dividevano pani, pesci, diritti televisivi e sonno della notte e adesso si sparano addosso. "Per Cannavò e la Gazzetta l’ unico male del calcio è Moggi". Oddio, signor Luciano non dica bugie anche per conto nostro. Galliani è stato da noi perseguitato, scorticato per il suo scandaloso conflitto d’ interessi in Lega. Un giorno mi voleva azzannare. Quanto al resto della pattumiera, le ricordo che i Rolex e i passaporti falsi li abbiamo denunciati noi e che Recoba è stato squalificato per quattro mesi, prima che l’ Inter patteggiasse in tribunale. Moggi annuncia un nuovo mestiere: il rompicoglioni. Io gli suggerirei anche quello del "giallista". Solo un parente di Agatha Christie poteva ricostruire con tanta fantasia la "trama rosa" che, secondo lui, ha scatenato lo scandalo, da noi definito Moggiopoli. E infine, signor Luciano, lei mi ha rubato un anno di direzione Gazzetta: diciannove, non diciotto. E tutti belli. Candido Cannavò