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 2006  luglio 19 Mercoledì calendario

Musica in laguna. Può una russa essere solare come un’italiana, e forse di più? Natasha Stefanenko ci riesce, beata lei

Musica in laguna. Può una russa essere solare come un’italiana, e forse di più? Natasha Stefanenko ci riesce, beata lei. Insomma, fascino slavo e calore mediterraneo: difficile trovare in un’unica persona un’accoppiata così devastante. Persino al telefono Natasha riesce a essere incredibilmente coinvolgente e affascinante. Mi chiedo come sia di persona, a questo punto. Ma forse è meglio non saperlo, per non soffrire troppo. Anche se vederla di persona, magari sul palco del ”Venice Music Award 2006”, con il multiforme Max Tortora, dev’essere una bell’esperienza. Ahimè, mi accontenterò di ammirarla il 21 luglio, venerdì, alle 21 su Raidue. Oppure sentirla in diretta su RadioItalia. Natasha, hai idea del perché abbiano scelto proprio te per presentare questo Gran Galà della Musica leggera italiana? «Io credo questo: i cantanti saranno di statura diversa e probabilmente avevano bisogno di una persona che avesse la statura fisica per non sfigurare. E con me su questo andavano sul sicuro». E ride. «A parte gli scherzi: il Venice Music è un evento che ha una lunga tradizione. nato negli anni ’50 e, almeno fino agli anni ’80, era un evento davvero importante. Magari non come Sanremo, ma ci mancava proprio. Era comunque un evento che andava rispolverato, un po’ svecchiato... E magari la classica presentatrice da cerimonia faceva vecchio... Così come sarebbe stato esagerato scegliere una ragazzina alle prime armi». Due parole per spiegarmi questo Gran Galà. «Semplicissimo: innanzi tutto, siamo al Pala Galileo del Lido di Venezia. In questa splendida cornice (si dice così, vero?) ci saranno tanti grandi nomi della musica italiana: da Edoardo Bennato a Gigi D’Alessio, da Dolcenera a Max Pezzali, da Michele Zarrillo a Gino Paoli. Saranno tutti premiati per il contributo offerto nella stagione musicale 2005-2006. Ecco, questo è tutto, in parole povere». Sembra quasi un Festivalbar... «No, dai, è molto diverso. L’atmosfera è un po’ più formale, anche se non troppo. Non dimenticare che ci saranno Max Tortora e Gabriella Germani con tanti momenti d’intrattenimento. E poi ospiti importanti... Guarda che un Festivalbar l’ho fatto anch’io, e poi ho nel mio curriculum la bella esperienza di ”Taratatà”. Insomma, con la musica mi prendo molto bene». E di quest’esperienza, dunque, che cosa ti attira di più? «Una delle cose che più mi piacciono dell’Italia. No, non sto esagerando. Mi spiego: in questo Paese non c’è nulla che sia sospeso nel vuoto, senza radici. Tutto ha una storia, un passato, una tradizione. Il Venice Music Award non fa eccezione. Mi piace l’idea di entrare dentro questo storico evento, far parte di una lunga tradizione. E, al tempo stesso, sono lusingata dal fatto che mi abbiano anche chiesto di svecchiare la manifestazione, di renderla vivace e in linea con i tempi... Insomma, è davvero un bel progetto». A proposito di progetti... Che cosa ci racconti su quelli futuri? «Che sono parecchi, soprattutto nel campo della fiction, che da Nebbie e delitti con Luca Barbareschi mi affascina tantissimo... Ma nell’immediato c’è una vacanza in Brasile. Sarò vicina di casa di Enrico Bertolino... Ma come, non ti basta incontrare i colleghi al lavoro? «Io sto benissimo con i colleghi. Soprattutto se sono divertenti. Con Enrico ho un rapporto fantastico, come fratello e sorella. E ho un rapporto incredibile anche con Vincenzo Mollica, una persona davvero eccezionale in ogni senso. Quando devo accettare un nuovo lavoro, mi faccio consigliare da lui. Sa davvero tutto». Giorgio Giorgetti