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 2006  luglio 19 Mercoledì calendario

Buttafuori show. Nell’immaginario comune i buttafuori sono ragazzotti burberi, colossi, perlopiù a testa rasata, a guardia di locali alla moda mentre tengono a bada orde di giovani impomatati

Buttafuori show. Nell’immaginario comune i buttafuori sono ragazzotti burberi, colossi, perlopiù a testa rasata, a guardia di locali alla moda mentre tengono a bada orde di giovani impomatati. Proprio per questo a vedere Valerio Mastandrea e Marco Giallini incravattati, nei loro abiti neri con l’auricolare d’ordinanza, all’entrata di un noto locale romano, qualcuno potrebbe stropicciare gli occhi. Il fisico non è proprio quello del classico buttafuori, ma l’animo c’è tutto: i due nuovi selezionatori dell’access primetime di Raitre si sono calati perfettamente nella parte di cattivi da locale per la sit-com Buttafuori, che andrà in onda dal 21 luglio tutti i venerdì per otto settimane. Sedici episodi da 15 minuti durante i quali Cianca (Mastandrea) e Serghei (Giallini) faranno conoscere al pubblico da casa il duro lavoro del buttafuori. In ogni puntata una situazione diversa: compleanni di calciatori, feste di Carnevale, di beneficenza, concerti, proiezioni di film, feste a tema, pomeridiane, serate scatenate o fiacche. Senza dimenticare tutti i personaggi fissi che accompagneranno le avventure dei due buttafuori: la cubista Chiara Gensini, il dj, il boss della discoteca, lo stagista buttafuori. L’idea della sit-com realizzata in tempi brevissimi nei primi giorni di questa caldissima estate è di Giacomo Ciarrapico (anche regista), Mattia Torre e Luca Vendruscolo, prodotta dalla Wilder: gli stessi che hanno prodotto programmi d’informazione come Planet430 (Planet), Tetris (Raisat Extra), il reality Ultima Leva (La7), Crimini (FoxCrime). Un’opera alla quale Mastandrea e Giallini hanno partecipato con entusiasmo anche alla creazione del format. Per Raitre si tratta di una nuova sfida: la rete che aveva lanciato diversi anni fa la soap preserale Un posto al sole e che da quasi vent’anni fa la storia della tv grazie a Blob, si appresta infatti a immettere nel palinsesto un programma con una formula che spesso, negli ultimi anni, si è rivelata fallimentare per il servizio pubblico, vedi Max e Tux prima del trionfo dei game show di Bonolis, Pupo e recentemente Antonella Clerici. I due ragazzacci romani che tenteranno di far digerire la sit-com al pubblico Rai si conoscono da anni e sono affiatatissimi. Li abbiamo sentiti mentre terminavano le riprese di Buttafuori e solo a sentirli parlare del nuovo sit-show si ride di gusto. Valerio Mastandrea è ormai un veterano dello spettacolo: da 10 anni lo vediamo calcare palcoscenici televisivi, teatrali e passerelle cinematografiche. Sono trascorsi oltre 13 anni da quando sul palco del Maurizio Costanzo Show si presentò un ragazzotto romano per esporre i suoi problemi al conduttore con i baffi. Oggi Valerio Mastandrea, che non rinnega affatto quella partecipazione («ci andai per cose personali»), è uno degli attori più prolifici del panorama italiano, ottenendo anche una parte ne Il caimano di Nanni Moretti. Solo nel 2005 ha recitato in tre opere prime di registi nostrani, proprio perché, come ci ha detto egli stesso, «Faccio cose che mi piace fare, anche se i lavori non sono proprio commerciabilissimi come le opere prime dei giovani registi». Oltre al cinema ultimamente ti sei presentato raramete di fronte alle telecamere della tv: «Proprio perché mi piace fare cose nelle quali credo, come Buttafuori, e poi perché la tv è comunque un grande e difficile strumento». Ma prima di entrare a far partre di questo mondo cosa facevi? «Sono stato iscritto all’università. Studiavo lingue, ma mi piaceva molto scrivere». Dunque il tuo primo impatto con i veri buttafuori è stato proprio ai tempi dell’università? «Non ero un gran ”localaro”. Entravo di rado, scoraggiato anche dalle file enormi». E ora? «Ora naturalmente è diverso. Se mi vedono fuori da un locale spesso mi chiamano per farmi entrare, però cerco sempre di fare la fila». Ma Valerio il buttafuori come sarà? «Sarò Cianca, un personaggio puro. Il fatto di stare a guardia di una porta gli permette di analizzare il mondo e ragionare sui grandi problemi della vita». E il tuo compagno d’avventura? Sergio ovvero Marco Giallini, il buttafuori ”anziano” dal quale io imparo il mestiere. Lavorare con Marco è sempre un piacere, con lui ho fatto molto cinema e tv, formavamo una coppia di ladri in Gli insoliti sospetti e avevamo lo stesso ruolo in L’odore della notte. Inoltre, siamo legati anche nel privato: sono il padrino di uno dei figli di Marco». Come ogni discoteca che si rispetti non poteva macare una bella ragazza. «Noi infatti abbiamo Chiara che è molto bella. Nella sua svampitezza, è una ragazza schietta». Cosa ti ha convinto a fare questa sit-com? Il fatto che sia una sorta di messa in scena teatrale. C’è molta improvvisazione, non ci s’annoia mai. Da quando gli autori mi hanno parlato di Buttafuori, ho subito pensato che sarebbe stato divertente e a giudicare dalle giornate delle riprese non mi sono sbagliato. Spesso dopo aver girato 10 ore sul set tornavo a casa ripensavo agli sketch con Marco e ridevo da solo». A guardare Giallini si potrebbe anche credere che il suo lavoro sia il buttafuori di un locale, non tanto per il fisico (non è rasato e non è un armadio di muscoli) quanto per le sue riuscitissime espressioni da duro. Marco è un appassionato di motociclette e rock, prima di fare l’attore trasportava bibite. Ora vive a Roma con sua moglie e due figli e, nella sua lunga carriera d’attore, è stato anche marito fedigrafo di Monica Bellucci. Ma come sei entrato a far parte di questo mondo? «Studiando. stato un percorso faticoso. Dopo un periodo di lavoro (trasportavo Coca Cola), ho deciso di iscrivermi a una scuola d’arte. Dopo tre anni ho esordito a teatro con Passo a due. Ho continuato a fare teatro e, dopo qualche tempo, recitando in Messico e nuvole assieme a Raoul Bova, ho conosciuto Valerio e siamo diventati amici». E l’ingresso nel mondo del cinema? «In un locale a Roma mi stavo esibendo proprio con Valerio quando mi ha notato Marco Risi che stava cercando gli attori per L’ultimo capodanno. Mi ha chiamato, sono andato a fare il provino e il giorno dopo mi sono trovato ”sposato” niente meno che a Monica Bellucci». Hai fatto anche fiction e film tv. «Ho fatto Gli insoliti sospetti con Valerio e anche Grandi domani. La televisione se fatta bene non è male. Non sono contro i lavori in tv: se è un buon film bene, comunque non è mai un male». Allora dopo ti vedremo ancora in tv? Sì, l’anno prossimo con la fiction Medicina generale, una sorta di E.R. Medici in prima linea nostrano». Prima di specializzarti in medicina quindi diventi un buttafuori... «Nella sit-com sarò Sergio, detto Serghei che dovrebbe mettere più paura. Serghei non è un tipo violento anche se il personaggio glielo impone. Sono un cattivo per ruolo e Valerio è il mio allievo. Assieme a noi ci sarà lo stagista Narcis, un colosso rumeno. Cosa caratterizza i vostri personaggi? Sono due buttafuori che guardano il mondo, chiacchierando del più e del meno vengono fuori perle di saggezza che stupiscono anche loro due. Tutto sempre in chiave comica. Intorno a voi due oltre a Narcis chi c’è? Chiara che interpreta Anita, la cubista intellettuale, il barista, il dj interpretato da Valerio Aprea e il boss del locale, alto un metro e mezzo che non entra mai nelle inquadrature. Nella vita reale il tuo rapporto con la discoteca qual é? Attualmente pessimo. Da giovane le frequentavo per le donne, ma non sono mai stato un buon ballerino. Ricordo i viaggi che facevo da ragazzo insieme agli amici per andare a Riccione, ma parlo degli anni ’70-’80. E con i buttafuori? Non mi hanno mai fatto entrare fin quando non sono diventato famoso. Lino Macrì