Onda n.30 2006, 19 luglio 2006
La foto del delitto. Ultimi atti del massacro del circeo: alle 21 di martedì 30 settembre 1975, Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira caricarono nel portabagagli della Fiat 127 i corpi delle due ragazze, avvolti in un telo di plastica
La foto del delitto. Ultimi atti del massacro del circeo: alle 21 di martedì 30 settembre 1975, Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira caricarono nel portabagagli della Fiat 127 i corpi delle due ragazze, avvolti in un telo di plastica. Le ultime parole che Donatella Colasanti sentì pronunciare, da Izzo, furono: «Guarda come dormono bene, queste due morte». L’auto partì alla volta di Roma con a bordo Gianni Guido e Izzo. Andrea Ghira li seguiva al volante della sua Mini Minor. Verso le 23.30, giunti in Via Pola, una traversa di Via Nomentana, parcheggiarono la Fiat 127 e andarono a cercare una pizzeria. Alle 2.50 della notte, una donna che abitava nello stabile davanti al quale era ferma la Fiat 127 bianca fu svegliata dai pugni e dai lamenti di Donatella Colasanti. La signora avvertì i Carabinieri che immediatamente inviarono una pattuglia. Dieci minuti dopo, alle 3 del primo ottobre, fu aperto il portabagagli e apparve il volto tumefatto e insanguinato di Donatella Colasanti. Accanto a lei, il corpo senza vita di Rosaria Lopez. Angelo Izzo e Gianni Guido furono fermati e arrestati quella notte stessa. Andrea Ghira, invece, fece sparire le sue tracce. Il 26 giugno 1984, a Milano in un appartamento di corso Magenta, Francesco D’Alessio, 40 anni, playboy proprietario di una scuderia di cavalli, viene ucciso dalla fotomodella Terry Broome, 21 anni. La ragazza, sotto l’effetto d’alcol e cocaina, uccise l’uomo con due colpi di revolver Smith & Wesson calibro 38 special. Alla polizia di Zurigo (era fuggita all’estero subito dopo il delitto) raccontò di aver sparato perché «ero stanca del fatto che egli potesse disgustarmi ancora la vita». Momenti di nera. Atti e misfatti crudeli che hanno segnato la storia del nostro Paese, senza dubbio nel male. Istanti di cui resta ad alcuni il ricordo di un’immagine, di un istante immortalato da un colpo di flash... La foto delle due donne nel bagagliaio dell’auto romana, il volto spaurito di Terry nell’aula del tribunale... Attraverso questi momenti e queste immagini, Michele Placido - uno dei più grandi interpreti del cinema italiano - percorre un viaggio nell’inferno del crimine, imbastisce storie, identifica vittime e ambienti. La scena è essenziale. Un ufficio, l’anticamera del carcere. Una macchina fotografica per le segnaletiche degli accusati. Istantanee dei più celebri delitti italiani alle pareti. Un ossessivo bisogno di investigare. Dal 23 luglio ogni domenica alle 21.55, FoxCrime (Sky, canale 112) presenta Scatti di Nera, un viaggio in quattro puntate che ripercorre, tra fiction e realtà, i crimini dagli anni ’60 agli anni ’80, dalle anonime vicende di cronaca nera agli omicidi più celebri ed efferati. In ciascuna puntata, anche un professionista dell’immagine, come Francesco Cito, Giovanni D’Aco, Sergio Solavaggione e Letizia Battaglia, fotografi che hanno raccontato con luci e ombre l’Italia dei crimini eccellenti e dei delitti comuni. Mario Lenzi