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 2006  luglio 13 Giovedì calendario

Per il Vaticano il 2005 si è chiuso con 9,7 milioni di euro di attivo, 6,6 in più rispetto all’anno precedente

Per il Vaticano il 2005 si è chiuso con 9,7 milioni di euro di attivo, 6,6 in più rispetto all’anno precedente. Tra le voci di spesa ci sono i 7 milioni di euro spesi l’anno scorso per il funerale di Giovanni Paolo II e per il Conclave che ha eletto Benedetto XVI (di questa cifra circa 4 milioni sono serviti per l’una tantum di mille euro che il neoeletto ha destinato ai suoi sudditi, 2.663 dipendenti e 1.429 pensionati). A compensare le spese il record di ingressi ai Musei Vaticani (più di quelli dell’Anno Santo): 3.800.000 biglietti per un totale di 45.600.000 euro. Le entrate provenienti dalle Conferenze episcopali, dalle diocesi, dagli istituti religiosi, fedeli ed enti vari sono passate da 73,3 milioni del 2004 a 73,9. meglio le attività finanziarie chiuse con un avanzo di 43,3 milioni di euro mentre erano 6,1 nel 2004. Il settore immobiliare ha raggiunto i 22,2 milioni di euro (due milioni in meno rispetto al 2004). Altra voce in crescita è l’Obolo di San Pietro (le offerte che i fedeli di tutto il mondo fanno al Papa) che è salito a 59,5 milioni di dollari (+14,95 rispetto all’anno precedente). I contributi delle diocesi, delle congregazioni religiose e delle fondazioni sono state di 27 milioni di dollari (i maggiori donatori: Usa, Italia, Germania, Francia, Spagna, Irlanda, Corea, Messico e Austria). Aumentati i costi di gestione, passati da 101,6 milioni del 2004 a, 121,3 del 2005. In crascita anche gli oneri per la manutenzione e riparazioni dei palazzi pontifici (da 4 milioni nel 2004 a 10,5 nel 2005). Unica voce in negativo il deficit di 28,1 milioni di euro dell’Osservatore Romano (-4,6 milioni) e di Radio Vaticana (-23,5 milioni). Tra l’altro la radio pontificia, che non trasmette spot, da agosto non riceverà più i contributi statatli italiani per l’affitto di un canale di Radio Montecarlo per la riduzione delle onde radio imposta dalla legge.