Varie, 14 luglio 2006
Tags : Stanislao Nievo
NIEVO Stanislao Milano 30 giugno 1928, Roma 13 luglio 2006. Scrittore. Pronipote del romanziere e patriota Ippolito
NIEVO Stanislao Milano 30 giugno 1928, Roma 13 luglio 2006. Scrittore. Pronipote del romanziere e patriota Ippolito. «[...] alla scrittura è arrivato tardi, nel 75, con Il prato in fondo al mare, che gli fece vincere i premi Campiello e Comisso. Nel 77 con Le isole del paradosso si aggiudicò lo Strega. Il più recente dei suoi libri, scritto nel 2004 con Enzo Pennetta, è Gli ultimi cavalieri dell’Apocalisse. Una vita trascorsa da viandante, giornalista, fotografo, poeta, traduttore, regista di documentari, ecologista, tra i fondatori del Wwf e inventore dei Parchi letterari, galeotto, scaricatore di porto in Finlandia e mozzo sui mari di Norvegia. Raccontava di aver visitato novanta paesi, di essere scampato a guerriglie e rivoluzioni e, per un soffio, anche a un plotone di esecuzione» (’la Repubblica” 14/7/2006). «Si è definito, come scrittore, una ”scoperta tardiva, dopo una giovinezza di viaggi e lavori alla Jack London”, ma è riuscito facilmente a scalare la società letteraria fra gli anni Settanta e Ottanta aggiudicandosi un Campiello e uno Strega. [...] viaggi, libri, tanta attività giornalistica, di organizzatore culturale e di amante della natura. Ha molto navigato, ha partecipato alla fondazione del Wwf, è stato il vero inventore della formula dei ”parchi letterari”, nata quando pensò a come valorizzare la terra del celebre avo dopo che il terremoto del Friuli aveva colpito il castello di Coloredo, modello probabile di quello di Fratta che compare nelle Confessioni. Anche la prima occasione in campo narrativo gli venne offerta dalla grande ombra di Ippolito, attraverso il giallo tuttora irrisolto della morte in un misterioso naufragio. Stanislao Nievo lo indagò e ripercorse nel romanzo d’esordio, Il prato in fondo al mare, che subito si aggiudicò, era il 77, il Supercampiello. Ma non fu un evento occasionale, nato da una serie di coincidenze e dal fatto che in Veneto lo scrittore giocasse ”in casa”. Quando arrivò il momento dello Strega, nell’87, con le sue Isole del Paradiso vinse in volata, da outsider, davanti a Luigi Malerba e addirittura a Danubio di Claudio Magris. Attratto dal fantastico e dal mistero, dai racconti del Padrone della notte a Aurora, dal Sorriso degli dei all’ultimo Cavalieri dell’Apocalisse (Marsilio), è stato uno scrittore di ottima vena, prolifico, passionale.Lascia dodici libri, due film e soprattutto il ricordo di un uomo aperto, di un intellettuale entusiasta. Resta agli archivi un’immagine dove nel compassato Ninfeo dello Strega alza entusiasticamente le braccia al cielo con la stessa espressione di Cannavaro. Pur senza coppa dorata» (Mario Baudino, ”La Stampa” 14/7/2006).