Filippo Facci, Grazia, 5/7/2006, 5 luglio 2006
Se non mi offendo è perchè sono uomo di mondo. Il caldo tramortisce Milano e tu allora m’inviti a vedere il venturo appartamento dei tuoi sogni, il letto sarà qui, il divano là, mi chiedi addirittura dei consigli, hai quell’aria spiritata di chi guarda a un radioso avvenire
Se non mi offendo è perchè sono uomo di mondo. Il caldo tramortisce Milano e tu allora m’inviti a vedere il venturo appartamento dei tuoi sogni, il letto sarà qui, il divano là, mi chiedi addirittura dei consigli, hai quell’aria spiritata di chi guarda a un radioso avvenire. Ti sposerai a settembre, ho capito, perdonami se non assumo espressioni particolari, se non faccio la mia parte nell’inscenare una mesta atmosfera da addio. No, non mi soprende: ce l’avevi rattrappita in faccia quell’ansia da sistemazione, quel terrorizzato conteggio delle tue amiche che d’un tratto si erano già sposate ed erano sparite, e le domande di tua madre, il ticchettio dell’orologio biologico, gli ex che si sono sposati pure loro (con una cretina, ovviamente) e soprattutto il complotto mondiale delle altre coppie già sposate che t’invitano a cena lo stesso, certo, e magari pure in vacanza, come no, però insomma, cara, trovati un uomo una volta per tutte. Poi fate tutte così: noi ci voltiano un attimo e da un giorno all’altro state per sposarvi, sempre più o meno alla stessa età, sempre attorno alla stessa crisi, la fretta scambiata per determinazione, la cautela scambiata per vigliaccheria. E sta benissimo. Solo vorrei sapere perchè ogni volta dovete spiegarmi che al matrimonio non m’inviterete. Non m’offendo, ma ricordati che io non sono solo il metadone che ti ha tenuto in vita per tutti questi anni, non sono solo l’uomo della notte, il pronto intervento sessuale: io sono l’intelletto piegato ai sensi, l’evasione segreta, sono la parte perfettamente speculare rispetto a quell’uomo che a settembre ti porterà all’altare. Mi tratti come polvere della tua vita precedente che credi di nascondere sotto il tappeto, ma tra un paio d’anni tornerai a cercarla perchè è parte di te stessa. Ecco, quel giono non telefonarmi. Mi sono stufato di rompere matrimoni, ma anche di tenerli segretamente in piedi.