Varie, 10 luglio 2006
BATTISTI
BATTISTI Luca 25 marzo 1973. Cantante. Figlio di Lucio. «Si esibisce nei centri sociali, si fa chiamare ironicamente Lou Scoppiato, scrive e canta in inglese un rock dalle venature beatlesiane. [...] fa insomma di tutto per non farsi riconoscere per quello che realmente è, ovvero il figlio di Lucio Battisti, insuperata icona della canzone popolare italiana [...] Con gli Hospital, il gruppo che ha fondato nel 2000, ha già realizzato tre dischi. Si intitolano Dio c’è, New Rawmantics e El disco negro e sono stati autoprodotti con pochissimi mezzi. Per la distribuzione gli Hospital si sono affidati al passaparola e ad Internet: ”Non vogliamo vendere la musica” ha spiegato Lou Scoppiato sul suo sito ”ma distribuirla gratis fuori dai circuiti commerciali. Lo scopo è raggiungere persone, non fare l’imprenditorucolo”. La via gratuita alla musica è però una novità. Nel 2002, accompagnato dalla madre, Grazia Letizia Veronese, Luca Battisti incontrò la direzione artistica della Bmg per sottoporgli le sue canzoni in inglese, interpretate con quella voce acuta che ricorda tanto il falsetto del padre ma che a qualcuno ha ricordato anche il modo di cantare di Lennon. I quattordici brani non convinsero pienamente la Bmg. Per giunta Luca Battisti si rifiutò di proporne una versione cantata in italiano, come gli era stato suggerito. E soprattutto, non accettò di lasciare in visione il materiale, una cosa che a molti ha ricordato gli atteggiamenti riservati e orgogliosi del padre. La trattativa, insomma, si arenò anche perché, in prospettiva di un eventuale contratto, Luca Battisti fece richieste che vennero considerate decisamente esorbitanti per un esordiente. Un suo brano in inglese era stato richiesto per la sigla di una trasmissione culturale di RaiDue intitolata Galatea, ma anche quel possibile debutto è alla fine sfumato» (Carlo Moretti, ”la Repubblica” 10/7/2006).