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 2006  luglio 08 Sabato calendario

Taxi a Barcellona. Corriere della Sera, sabato 8 luglio In Spagna il principio una licencia, un conductor che Bersani ha invano combattuto è stato rotto nell’ agosto scorso, quando il nuovo regolamento dei taxi a Barcellona e Madrid ha permesso il cumulo delle licenze e auto in servizio 24 ore su 24

Taxi a Barcellona. Corriere della Sera, sabato 8 luglio In Spagna il principio una licencia, un conductor che Bersani ha invano combattuto è stato rotto nell’ agosto scorso, quando il nuovo regolamento dei taxi a Barcellona e Madrid ha permesso il cumulo delle licenze e auto in servizio 24 ore su 24. Il colpo decisivo agli arroccamenti corporativi era stato già sferrato due anni prima, quando l’ Imet (Instituto metropolitano del taxi de Barcelona) ha deciso la liberalizzazione del mercato. Il risultato è che a Barcellona ci sono circa 10 taxi ogni 1000 abitanti, contro i 2 di Roma e l’ uno e mezzo di Milano, come le associazioni dei consumatori in questi giorni non si stancano di ripetere. Al mondo solo Washington ne ha di più (12 ogni 1000) abitanti: per gli utenti italiani, sfiancati da auto bianche rare e costose, Barcellona è il paradiso del taxi. Persino le guide turistiche su Barcellona consigliano di prendere le macchine bicolori giallo-nere, la Lonely Planet invita anche chi arriva con un’auto propria a lasciarla in albergo per usare i taxi "sempre disponibili". I forum online italiani, che in questi giorni rigurgitano di insulti anti-tassisti, dedicano a Barcellona frasi di sognante lirismo: "Nel 1960 ero in marina a Barcellona - si legge su Excite News -, i taxi li trovavi ad ogni 100 metri, io e altri militari certo non ricchi andavamo in giro per la città in taxi!". Contribuirà pure il ricordo della movida a dare loro una patina di leggenda, ma è un fatto che a Barcellona i taxi sono relativamente economici, e si trovano sempre, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Qualche anno fa i tassisti se ne lamentavano al grido di Barcelona, la ciudad más cara, el taxi más barato en España (la città più cara e il taxi più economico di Spagna), ma ora sembrano essersi convinti che conviene pure a loro. Nell’ ultimo anno il prezzo di una licenza a Barcellona è mediamente più che raddoppiato, da 45 mila euro a prima della liberalizzazione del 2003 ai 110 mila euro di adesso. "Vendere la licenza oggi è un buon modo per integrare la pensione", dice Luis Berbel del Sindicato del Taxi de Catalunya. Lo scorso aprile, dopo Parigi e Colonia in Europa, anche Barcellona ha ospitato una Fiera del Taxi (Firataxi), dove i 12 mila tassisti della città si sono aggiornati sul futuro della professione: nuove tecnologie per monitorare il traffico, evitare gli ingorghi, portare i clienti a destinazione in fretta per soddisfarli il più possibile e al contempo fare più corse. Proprio come in Italia. Stefano Montefiori