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 2006  luglio 07 Venerdì calendario

Jürgen Hass ha trecentocinquanta figli, dei quali non è il padre naturale: «Vedo una signora incinta, mi avvicino e le chiedo: serve un padre per suo figlio?»

Jürgen Hass ha trecentocinquanta figli, dei quali non è il padre naturale: «Vedo una signora incinta, mi avvicino e le chiedo: serve un padre per suo figlio?». Hass, che faceva l’assicuratore in Germania, in patria è stato processato per frode e condannato a pagare una multa di 100 mila euro per non finire in carcere. Allora si è trasferito in Paraguay, ad Asuncion, dove si trova adesso e dove ha adottato già diversi bambini. Altri figli li ha in Ucraina, Bosnia, Russia, India, Moldova, Romania e Ungheria. le autorità hanno cominciato a indagare su di lui, sospettando che si faccia pagare per dare un cognome ai bambini, ma Hass si giustifica: «Voglio dar loro un futuro». In effetti quando riconosce un bambino gli dà la nazionalità tedesca e la possibilità di trasferirsi in Germania: perciò le famiglie che ha aiutato lo adorano e lo chiamano "superpapà". Hass (che tra l’altro ha confessato di non amare il sesso) scherza: «Se riuscissi ad avere cinquemila figli, con le loro mamme avrei almeno diecimila parenti. A quel punto sarebbe come avere un paesino tutto per me. Tutto mio. Mi potrei far eleggere al Bundestag». La prima adozione avvenne a Colonia: vide una bambina in lacrime seduta su una scalinata. Si trattava di una piccola prostituta di 13 anni: «Era rimasta incinta. Voleva tenere il bambino, ma non era in grado neanche di scegliergli il nome. Io le dissi: ok, mi assumo io la paternità. Voglio arrivare a quota mille, almeno».