Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2006  luglio 06 Giovedì calendario

Quasi tutti i capelli naturali con cui si fanno le extensions arrivano dall’India sud orientale, nell’Andra Pradesh

Quasi tutti i capelli naturali con cui si fanno le extensions arrivano dall’India sud orientale, nell’Andra Pradesh. Qui, nel complesso di dodici templi fra i più sacri dell’hinduismo, sorge il tempio dedicato a Sri Venkateswara, il «purificatore dei peccati»: i fedeli si inginocchiano, pregano e si rasano i capelli, che lasciano ai sacerdoti e amministratori dei templi. Questi ogni tre mesi li mettono all’asta online, vendendoli a 260 dollari al chilo (dieci anni fa la stessa quantità costava circa trenta dollari) e guadagnando circa 50 milioni di dollari l’anno che vanno in opere benefiche. Dopo una prima pulitura, i capelli vengono lavorati in ciocche. L’impresa leader nel campo è la Great Lenghts e si trova in Italia, a Nepi, in provincia di Viterbo. Fondata nel 1991 dall’anglo-italiano David Gold, che ogni anno compra alle aste indiane capelli per 10 milioni di dollari. Quando le ciocche di extension escono dai laboratori di Gold costano 830 dollari al chilo.