Eliana Di Caro, Nòva Il Sole-24 Ore 2/3/2006., 2 marzo 2006
IL CIOCCOLATO NEL TUBO
M&M’S E L’APRISCATOLE VA IN PENSIONE; Data: 2-3-2006
<Si scioglie in bocca e non in mano». Vi ricorda qualcosa? lo slogan dei colorati, deliziosi M&M’s. Impossibile dimenticare i bottoncini di cioccolato, quelli che ne mangi uno e ne vuoi subito altri dieci. Li ha inventati - e lanciati con il socio, William Murrie - Forrester Mars: di qui la doppia M del marchio.
Mars nasce nel Minnesota. Suo padre è un industriale nel settore dolciario, a Chicago. Completati gli studi di ingegneria, Forrester va a lavorare nella società paterna, dove scalpita per ampliare la gamma di prodotti. Tanto che, dopo una breve parentesi in Inghilterra, decide di mettersi in proprio e trarre ispirazione da quanto aveva visto in Europa, durante un conflitto: alcuni soldati mangiavano delle palline di cioccolato ricoperte da uno strato di zucchero che impediva al cioccolato di sciogliersi. Ne era rimasto colpito. Quelle palline sono gli antenati degli M&M’s, venduti sin dall’inizio nei tubi di cartone, in sei colori: marrone, giallo, arancione, rosso, verde e viola. Dopo un po’ la "M" viene riprodotta sui confetti, per distinguerli da eventuali, prosaiche copie. Il successo è travolgente. Gli M&M’s accompagnano gli astronauti in oltre 30 voli nello spazio, sono le "caramelle ufficiali" alle Olimpiadi di Los Angeles, entrano nelle case di mezzo mondo. Mars, che nel frattempo ha rilevato la quota di Murrie, acquisisce altre società. Nel 1999, anno della sua morte, la rivista «Forbes» lo definisce uno degli uomini più ricchi degli Stati Uniti, con un patrimonio di 4 miliardi di dollari. Oggi la M&M’s/Mars, che dà lavoro a 30mila persone, vende i suoi prodotti per oltre 20 miliardi di dollari all’anno.
Meno gustosa è l’invenzione di Ermal Cleon Fraze. Ma comunque fondamentale per il nostro palato, e la nostra comodità. A lui si devono le linguette di metallo delle lattine di birra, di Coca-Cola o di qualunque altra bevanda: come avremmo fatto senza quell’apertura a strappo? Saremmo stati per sempre prigionieri degli apriscatole, o costretti a usare solo bottiglie. Tutto nasce da una banale necessità durante un pic-nic: Fraze, ingegnere nato nell’Indiana, si accorge di aver dimenticato l’aggeggio per aprire le lattine, se la cava con un attrezzo dell’auto. Pensando però, tra sé e sé, che deve escogitare qualcosa per sottrarsi definitivamente a scocciature del genere. Mesi dopo, gli capita, una notte, di non riuscire a dormire. Rimugina sull’antico obiettivo e immagina una leva attaccata alla base della copertura della lattina, con un rinforzo, di modo che non si spezzi quando si fa pressione per sollevarla. Ed è questo il segreto del successo, anche se le prime realizzazioni non sono efficaci. Fraze perfeziona la sua creatura, creando l’anello che facilita la presa e, quindi, l’apertura. Funziona. Inutile dire con quale velocità le diverse industrie si siano dotate dell’ingegnoso sistema.
Quale delle due invenzioni è stata brevettata prima?
Eliana Di Caro
M&M’s: 1941; linguette metalliche: 1963